"La Fai-Cisl, di fronte alla crisi del comparto e alle gravi
conseguenze negative che si ripercuotono pesantemente e
drammaticamente sui livelli occupazionali, chiede con forza al
Governo l'adozione del Piano olivicolo nazionale".
Lo dichiara il commissario della Fai-Cisl nazionale, Luigi
Sbarra, sottolineando come "il Piano, prevedendo il risanamento
tecnico-colturale delle diverse varietà e la riorganizzazione della
rete commerciale, attraverso nuovi impianti, potrebbe assicurare un
futuro certo all'olivicoltura con forti ricadute in termini
occupazionali".
Per Sbarra "si tratta anche di salvaguardare una coltura, quella
dell'olivo appunto, che ha forti radici nella nostra cultura e
nelle nostre tradizioni mediterranee. Per questo è necessario la
mobilitazione anche delle Regioni per fare pressione sul Governo
non essendo più rinviabile l'adozione di un Piano olivicolo
nazionale che tenga anche conto delle diverse specificità colturali
di ogni territorio".
"Siamo certi che così facendo il Governo darà un contributo
essenziale per lo sviluppo di tutto il settore agro-alimentare e
agro-industriale sostenendo le produzioni , offrendo una
prospettiva di futuro al comparto olivicolo e la conseguente
ripresa del lavoro e della occupazione", conclude Sbarra.
com/mur
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