Iren: soci in manovra per un nuovo a.d. (Stampa)
May 07 2021 - 3:20AM
MF Dow Jones (Italian)
I soci di Iren iniziano le grandi manovre sul futuro della
multiutility del Nord Ovest. I tempi non sono ancora del tutto
maturi, ma già si parla della possibilità che l'era di Massimiliano
Bianco alla guida di Iren si avvii a conclusione.
Lo scrive La Stampa spiegando cheil sindaco di Genova Marco
Bucci, primo azionista con il 18,8% di un colosso in grado di
generare 1,4 miliardi di valore aggiunto in 12 mesi, starebbe
maturando una decisione che va in questa direzione. Una mossa che
il primo cittadino ligure - con i diritti di voto supera il 28% -
non commenta, ma troverebbe un sostanziale via libera anche da
Torino e Reggio Emilia. L'a.d., nominato nel 2014 da una giunta
genovese di centrosinistra, va in scadenza con il Cda nella
primavera del 2022, ma negli ambienti finanziari non si esclude che
l'uscita possa avvenire anche prima.
Bianco ha estimatori importanti a Roma, e potrebbe entrare nel
prossimo valzer di nomine delle partecipate pubbliche, accelerando
l'addio al gruppo nato nel 2010. Per la sostituzione circolerebbe
una rosa di potenziali nomi. A partire da quello di Luigi Ferraris,
ex amministratore delegato di Terna, nominato per due volte manager
dell'anno nella categoria utility-energia. Di lui si era parlato
anche come possibile successore di Gianni Mion ai vertici di
Edizione, la cassaforte dei Benetton, prima che la famiglia di
Ponzano Veneto si orientasse su Enrico Laghi. Sul taccuino ci
sarebbero anche i nomi di Valerio Camerano (già numero uno della
multiutility lombarda A2a) e quello di Sonia Sandei, responsabile
dell'Elettrificazione dell'Enel, che è anche l'unica candidata
ufficiale alla guida di Confindustria Genova. Tutti profili che,
secondo il primo cittadino ligure, potrebbero ben posizionare Iren
in vista di una nuova stagione di fusioni e acquisizioni.
Tra Genova e Reggio Emilia sarebbero anche in corso trattative
per introdurre una nuova figura al vertice di Iren, quella del
direttore generale. L'amministrazione della città emiliana, che ha
il 6,4% e l'8,4% dei diritti di voto, vorrebbe tenere per sé questo
ruolo, ma servirebbe una modifica dei patti para-sociali e quindi
la trattativa sarebbe sospesa. Il tema Iren scalda anche Torino,
che nel 2019 ha nominato il presidente Renato Boero: la Città
Metropolitana ha riacquistato sul mercato il 2,5% ceduto dal Comune
tre anni fa per ragioni di cassa. Un'operazione costata oltre 20
milioni che ha permesso ai piemontesi di pesare di più in una
partita a risiko che sembra appena cominciata.
pev
(END) Dow Jones Newswires
May 07, 2021 03:05 ET (07:05 GMT)
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