Ue: contratto per 20 mln test rapidi e linee guida comuni per utilizzo
December 18 2020 - 9:01AM
MF Dow Jones (Italian)
Facendo seguito alle conclusioni del Consiglio europeo dell'11
dicembre, la Commissione Ue ha adottato una proposta di
raccomandazione del Consiglio su un quadro comune per l'uso e il
riconoscimento reciproco dei test antigenici rapidi. Dallo scoppio
della pandemia di Covid-19, i test diagnostici si sono evoluti
rapidamente, dimostrando il loro ruolo centrale nel controllo
dell'epidemia.
La Commissione, si legge in una nota, ha inoltre firmato un
contratto quadro con Abbott e Roche che consente l'acquisto di
oltre 20 milioni di test antigenici rapidi per un massimo di 100
milioni di euro, finanziati dallo strumento di sostegno alle
emergenze (Esi). Dall'inizio del 2021, questi test saranno messi a
disposizione degli Stati membri, come parte della strategia dell'Ue
sui test per il Covid-19.
Il commissario europeo per la Salute e la Sicurezza Alimentare,
Stella Kyriakides, ha dichiarato che "i test rapidi ci offrono
velocità, affidabilità e risposte rapide per isolare i casi di
Covid. Questo è fondamentale per rallentare la diffusione della
pandemia. I test rimarranno fondamentali nei prossimi mesi, anche
se miriamo a iniziare a lanciare i nostri vaccini nell'Ue dal 27
dicembre. Dobbiamo aumentare la capacità di test in parallelo per
tenere il virus sotto controllo. Per sostenere questi sforzi
abbiamo firmato oggi un contratto per sostenere gli Stati membri
con oltre 20 milioni di test rapidi".
Attualmente, la metodologia più affidabile circa i test per il
Covid-19 è il test RT-PCR. Tuttavia, a causa del loro maggiore
utilizzo, e conseguente carenza, del loro costo relativamente
elevato e del lungo tempo necessario per avere il risultato del
test, è sempre più consigliabile l'uso complementare di test
antigenici rapidi in contesti specifici.
Per quanto riguarda l'uso dei test rapidi si raccomanda agli
Stati membri di: utilizzarli per rafforzare ulteriormente la
capacità di test globale dei Paesi, in particolare poiché i test
rimangono un pilastro chiave nel controllo e nella mitigazione
della pandemia di Covid-19 in corso; assicurarsi che il test rapido
sia condotto da personale sanitario qualificato o altri operatori
formati ove appropriato, in linea con le specifiche nazionali e in
stretta conformità con le istruzioni del produttore e soggetti a
controllo di qualità. Viene raccomandato inoltre di investire nella
formazione e, se del caso, nella certificazione del personale
sanitario e di altri operatori per effettuare campionamenti e
analisi, assicurando così capacità adeguate e salvaguardando la
raccolta di campioni di buona qualità e utilizzare test rapidi per
lo screening a livello di popolazione in situazioni epidemiologiche
o aree in cui la percentuale di positività del test è alta o molto
alta.
Infine la Commissione raccomanda di assicurarsi che siano messe
in atto strategie che chiariscano quando è richiesto il test di
conferma mediante RT-PCR o un secondo test rapido e continuare a
monitorare e valutare le esigenze di test in linea con gli sviluppi
epidemiologici, spiega la nota.
Per quanto riguarda la convalida e il riconoscimento reciproco
dei test rapidi, si raccomanda agli Stati membri di: concordare,
mantenere e condividere con la Commissione un elenco comune di test
rapidi che siano in linea con le strategie di test dei Paesi e
appropriati per le situazioni sopra descritte, che portino il
marchio CE, soddisfino i requisiti minimi di sensibilità e
specificità definiti dalla Commissione e dall'Ecdc e che siano
stati convalidati da almeno uno Stato membri.
cos
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December 18, 2020 08:46 ET (13:46 GMT)
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