Attesa per parole Lagarde e dati macro. Euro sopra 1,08 dlr

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 16 nov - Una carrellata di dati macro sulle due sponde dell'Atlantico (in Usa in particolare i numeri sul lavoro e sui prezzi all'importazione) e le parole della presidente della Bce Christine Lagarde e del suo vice Luis de Guindos terranno banco in una seduta che si apre all'insegna della cautela per le Borse europee. Gli investitori, pur in un clima tutto sommato ottimistico nella convinzione che ulteriori rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve siano da escludere, monitorano eventuali segnali di un graduale raffreddamento dell'economia. Del resto, secondo alcuni osservatori, la Banca centrale americana potrebbe non avere fretta di tagliare i tassi a breve termine. Così, in un contesto di avversione al rischio che ha pesato sui mercati azionari asiatici (Tokyo ha chiuso a -0,28%) e che non ha beneficiato del rialzo di Wall Street, Milano oscilla sulla parità (avvio -0,04% e poi +0,14%), così come Parigi (-0,07%), mentre fanno meglio Francoforte (+0,41%) e Madrid (+0,37%). Restano più indietro Londra (-0,16%) e Amsterdam (-0,42%). Scarso l'effetto sugli indici dell'atteso incontro tra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo cinese Xi Jinping, che si è concluso senza risultati eclatanti: i due leader hanno concordato di riprendere le comunicazioni tra i rispettivi eserciti, di cooperare per bloccare la produzione di fentanyl e di avviare un dialogo sui rischi dell'intelligenza artificiale. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari scatta Leonardo (+1,9%), che ha avviato un'offerta secondaria negli Stati Uniti per la vendita del 6,3% di Leonardo Drs. Bene anche le utility (A2a +1,14%, Erg + 0,9%), mentre Iveco (-0,08%) è poco mossa dopo l'annuncio del pagamento di un dividendo nel 2024 e del rinnovo di tutta la gamma di prodotti con un investimento da un miliardo di euro, il maggiore della sua storia. In coda Moncler (-1,43%), in scia alla brusca frenata di Burberry (-10,5%) a Londra dopo i conti e il rischio di non centrare le guidance per l'anno fiscale 2024, che si chiude a marzo. Petrolio in ribasso, dopo l'aumento delle scorte americane di energia: i future del Wti dicembre perdono l'1,12% a 75,8 dollari al barile, quelli del Brent gennaio lo 0,97% a 80,4 dollari. Poco mossi i prezzi del gas naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre, dopo avere segnato una prima posizione a 47 euro al megawattora, salgono dello 0,13% a 47,1 euro. La moneta unica si rafforza e torna sopra 1,08 dollari, passando di mano a 1,0835 (da 1,0724 alla chiusura precedente). L'euro unica vale anche 164,033 yen (da 162,67) e il cross dollaro/yen è a 151,386 (da 150,63). Infine, lo spread apre in lieve calo a 179 punti, uno in meno della vigilia, con il rendimento decennale in discesa al 4,40%, dal 4,43% precedente.

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(RADIOCOR) 16-11-23 09:23:02 (0198)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN

 

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