B.P.Sondrio: studia tutte opzioni governance in vista di assemblea (fonti)

La Banca Popolare di Sondrio prosegue nel suo cammino verso la trasformazione in Spa "studiando tutte le opzioni" di governance dopo che la Bce ha consigliato di rivedere le posizioni circa il voto maggiorato proposto nello statuto.

E' quanto hanno affermato alcune fonti a MF-Dowjones spiegando che quella della Vigilanza "non è stata una bocciatura tout court ma una moral suasion" a non procedere in quella direzione. Manca ancora una risposta complessiva e ufficiale dell'authority sulla questione dello Statuto e qualora il voto maggiorato venisse eliminato occorrerebbe procedere con la rinumerazione degli articoli e alcuni osservatori ipotizzano un documento più simile a quello del 2016.

La vocazione autonomista della banca, tuttavia, non è venuta meno e un nutrito numero di soci prosegue con determinazione nell'intento di costruire una holding cooperativa a controllo della Spa: una strada non semplice da percorrere e che si scontra con una normativa non particolarmente favorevole al progetto.

Il voto maggiorato - va ricordato - prevedeva come premio fedeltà a chi avesse mantenuto le azioni per due anni dall'avvio della Spa, il diritto di votare per due alle future assemblee. Si vedrà ora quali carte deciderà di giocare la popolare valtellinese che - al di là delle scelte sul voto - scommette ancora sulla creazione di una newco cooperativa in cui far confluire le quote, creando un nocciolo duro vicino al 25%.

La Vigilanza ha tempo 90 giorni per un verdetto: tempistiche che in alcuni casi particolari potrebbero anche allungarsi. Nel caso specifico però i tempi sono stretti visto che B.P.Sondrio è obbligata a trasformarsi in Spa entro fine anno e una risposta potrebbe arrivare a novembre.

La tabella di marcia dovrebbe quindi prevedere a novembre, in occasione del Cda di B.P.Sondrio sui risultati trimestrali, la convocazione dell'assmeblea dei soci per la trasformazione in Spa che si dovrebbe tenere così a fine dicembre.

Non è passato inosservato il sostegno di Paolo Savona, economista, ex ministro e attuale presidente di Consob al progetto del comitato per l'autonomia e l'indipendenza di Bps, varato dall'economista Marco Vitale e dal suo partner di studio, Stefano Zane. "Ciao Marco, ti ringrazio per avermi informato della tua iniziativa...Essa è perfettamente legittima, ma temo che sarà il sasso nello stagno perché è la manifestazione del fatto, contro cui ci battiamo da decenni, che l'essere umano e le sue istituzioni intermedie (Tocqueville) sono sempre più preda degli organi collettivi della democrazia con conseguenze sui sistemi di libertà. Quando la qualità che tu invochi si disgiunge dalla quantita (il voto) la democrazia entra in crisi ed emergono i sintomi latenti della dittatura, come quella nella quale viviamo ai giorni nostri. Non credo di doverti spiegare il concetto", ha scritto il presidente di Consob in un messaggio diretto a commentare l'iniziativa di Vitale.

claudia.cervini@mfdowjones.it

cce

MF-DJ NEWS

0509:28 ott 2021

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October 05, 2021 03:29 ET (07:29 GMT)

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