Terna: allo studio nuove soluzioni sicurezza infrastrutture
May 05 2021 - 9:50AM
MF Dow Jones (Italian)
Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica
nazionale, Rse, società per lo sviluppo di attività di ricerca nel
settore energetico, e Arera, l'Autorità di regolazione per energia,
reti e ambiente, hanno presentato oggi, nel corso di un webinar
pubblico, la nuova metodologia per il Piano di Resilienza della
rete di elettrica nazionale, con l'obiettivo di incrementare la
sicurezza, l'affidabilità e la sostenibilità delle infrastrutture
energetiche strategiche per il Paese, esposte frequentemente a
fenomeni climatici estremi sempre più intensi ed estesi.
A livello globale negli ultimi 40 anni sono triplicati gli
eventi naturali considerati rilevanti, informa una nota. Anche in
Italia si è assistito a un importante aumento dei fenomeni
meteorologici severi, con impatti spesso catastrofici, che hanno
interessato la rete di trasmissione nazionale. E così,
coerentemente con le indicazioni dell'Arera espresse nella Delibera
64/2021, Terna ha avviato per la prima volta una consultazione -
aperta fino al 13 maggio 2021 - volta a raccogliere pareri su una
metodologia innovativa per la stima degli indicatori di resilienza
al fine di individuare gli interventi utili a minimizzare la
vulnerabilità delle infrastrutture sottoposte agli eventi climatici
estremi a beneficio della sicurezza del servizio elettrico e del
territorio per imprese e cittadini.
La nuova metodologia, frutto di un anno di lavoro, definisce i
criteri attraverso i quali identificare gli interventi finalizzati
all'incremento della robustezza e della resilienza della rete di
trasmissione elettrica dei prossimi anni, ed è stata introdotta e
illustrata da Stefano Saglia e Luca Lo Schiavo, rispettivamente
membro del Collegio e vicedirettore direzione infrastrutture
energia e unbundling dell'Arera, Francesco Del Pizzo, responsabile
Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna, Maurizio
Delfanti, a.d. di Rse. Ai lavori hanno partecipato anche Marilena
Barbaro, Dirigente Regolamentazione infrastrutture energetiche del
Ministero della Transizione Ecologica, e Gilberto Dialuce, ex
Direttore Generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi
energetici e geominerari del Ministero della Transizione
Ecologica.
Nello specifico, lo studio coordinato da Terna e Rse si compone
di 3 principali linee guida - che analizzano la frequenza e
l'estensione degli eventi climatici estremi, il loro impatto sulle
infrastrutture di rete e un'analisi della tipologia di asset
interessati - e individua una serie di interventi specifici per
minimizzare il rischio di interruzione del servizio elettrico.
Tra gli interventi principali ci sono azioni preventive per
diminuire l'esposizione degli impianti a eventi meteorologici
severi; soluzioni per ridurre il tempo di ripristino degli asset a
seguito di disservizi; attività di monitoraggio predittive per
anticipare situazioni meteo critiche con impatto sulle reti.
Terna ha già pianificato la realizzazione di nuove linee in cavo
interrato, il potenziamento, l'interramento o il rifacimento a
seconda delle esigenze di elettrodotti esistenti, interventi
puntuali di mitigazione del rischio, come per esempio
l'installazione di dispositivi anti-rotazionali per prevenire la
formazione dei cosiddetti manicotti di ghiaccio sui conduttori,
l'implementazione di piani di emergenza con strumenti e
attrezzature a supporto del ripristino del servizio, quali mezzi
speciali e gruppi elettrogeni. Infine, modelli previsionali per un
sempre più dettagliato e preciso monitoraggio delle infrastrutture
tramite l'utilizzo di innovativi sensori, IoT e analisi dei big
data.
Lo studio è il risultato di un approccio ad ampio spettro che ha
consentito a Terna e Rse di analizzare e definire le curve di
vulnerabilità delle infrastrutture - ovvero stime della probabilità
di rottura dei componenti a sollecitazioni dirette ed indirette -
partendo dalla mappatura della rete e individuando le porzioni a
maggior rischio per effetto di vento forte, ghiaccio e neve.
Infine, correlazioni meteo storiche hanno permesso di valutare con
maggiore accuratezza la probabilità delle contingenze multiple
tenendo conto dei cambiamenti climatici: in questo modo è stato
possibile identificare le aree del territorio più a rischio di
guasti a fronte di eventi meteo avversi e individuare le zone a
maggior priorità di intervento.
gug
(END) Dow Jones Newswires
May 05, 2021 09:35 ET (13:35 GMT)
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