Privatizzazioni: serve un comitato di esperti (MF)
October 17 2023 - 2:38AM
MF Dow Jones (Italian)
ROMA (MF-NW)--Meglio tardi che mai. Riproponendosi ora
l'esigenza di privatizzazioni per circa 20 miliardi, a distanza di
30 anni, non solo in alcuni scritti, si manifesta un rimpianto per
la mancata condivisione, da parte del governo dell'epoca, del
progetto studiato dal grande giurista Giuseppe Guarino per la
riorganizzazione della presenza pubblica in economia con la
costituzione di due holding sotto cui collocare le imprese
pubbliche aprendole alla partecipazione pure dei privati.
In sostanza, scrive MF-Milano Finanza, si trattava di una
parziale privatizzazione che manteneva fermo il controllo
strategico pubblico in rami fondamentali dell'economia. La
coalizione di diffusi interessi di parte, interni e internazionali,
condusse all'affossamento del piano. Alcuni dei tardi nostalgici
dovrebbero fare atto di contrizione. Non è sopportabile che in
diversi campi debbano passare decenni prima di riconoscere i meriti
e, in alcuni casi, di auto-smentirsi senza i doverosi mea culpa. Un
apporto fondamentale alla non condivisione del progetto-holding
venne da Bruxelles con le pressioni per la chiusura dell'Iri e con
la necessità di affrontare, anche con misure di urgenza, il
problema del debito al fine di preparare l'ammissione dell'Italia
alla prima fase dell'Unione Economica e Monetaria. Va osservato
tuttavia che a quest'ultimo obiettivo non era antitetico il
piano-Guarino. Si preferì invece la dismissione «a rubinetto», in
assenza di norme regolatrici fondamentali che vennero solo
successivamente con il Testo Unico della Finanza del 1998. Fu la
fase dei diversi incontri e mercanteggiamenti, delle riunioni sul
famoso panfilo della regina che a un noto banchiere suggerì, unendo
inglese e italiano, di qualificare una schiera di finanzieri o di
aspiranti tali come i «yachtisti», dai quali sosteneva che
bisognava stare alla larga.
Mediobanca, con Enrico Cuccia ancora nel pieno del suo vigore,
si offrì per una consulenza sulle privatizzazioni, ma la sua
proposta non fu accolta. Si arrivò al nocciolino duro con la
possibilità per la Fiat di governare Telecom con lo 0,6%. Si
continuò, andando avanti negli anni, con la pretesa di una parte
del management di quest'ultima impresa di stabilire quel che
avrebbero dovuto decidere azionisti come il Tesoro o la Banca
d'Italia. Oggi, come accennato, si ripresenta la necessità di
privatizzare. Ciò che ai tempi fu, come motore delle dismissioni,
l'Europa, ora assume le vesti del fare tempestivamente cassa.
Non sono pochi 20 miliardi da raccogliere. Ma soprattutto
occorre un progetto specifico che indichi le finalità, coerenti con
la peraltro non ancora esplicitata visione della presenza pubblica
in economia, che non possono essere solo quelle di reperire risorse
per la manovra di bilancio con la quale si guardi, magari, solo
all'anno prossimo. Bisognerebbe che fosse precisato con quali
modalità e tecniche e in quali tempi si ipotizzi di avviare le
privatizzazioni e quale sia la quota che debba rimanere saldamente
nelle mani pubbliche. Non affatto da trascurare il rapporto in cui
le privatizzazioni si pongono con la disciplina del golden power.
Sarebbe singolare se questa dovesse essere attivata dopo che la
presenza pubblica fosse scesa in una società tanto da consentire
l'ingresso con modalità rilevanti, per esempio, di imprese
estere.
E ciò in un periodo particolarmente difficile per gli impatti
delle due guerre - in Ucraina e in Israele - per il quadro
geopolitico in generale, per l'aumento dei prezzi dell'energia, per
la questione-inflazione, per i temi delle migrazioni.
Occorrerebbero una seduta parlamentare ad hoc sulle dismissioni e
la costituzione di un comitato di esperti per analizzare modi e
tempi, partendo dalla valutazione della coerenza dell'impostazione
generale con gli specifici progetti che si stanno portando avanti
per diverse imprese pubbliche di rilievo nazionale o per quelle in
cui si ipotizza un'entrata dello Stato (si pensi a Tim). Insomma,
le privatizzazioni non sono semplici ed esaustive poste di
bilancio.
alu
fine
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
1708:22 ott 2023
(END) Dow Jones Newswires
October 17, 2023 02:23 ET (06:23 GMT)
Copyright (c) 2023 MF-Dow Jones News Srl.
Telecom Italia (BIT:TIT)
Historical Stock Chart
From Jul 2024 to Jul 2024
Telecom Italia (BIT:TIT)
Historical Stock Chart
From Jul 2023 to Jul 2024