Il dispositivo interattivo per la riabilitazione del
pavimento pelvico; il software d'intelligenza artificiale che
calcola la
probabilità che una persona abbia delle malattie respiratorie;
una
piattaforma di negoziazione tra sistema sanitario e aziende
farmaceutiche
per accelerare l'accesso a cure innovative; il videogame
personalizzato
che fornisce contenuti terapeutici per migliorare la salute
mentale.
E ancora: il pulsossimetro indossabile per il monitoraggio
continuo della
saturazione dell'ossigeno; una wearable technology per valutare
la
capacità motoria per i malati di Parkinson, il sistema di
monitoraggio del
drenaggio toracico per prevenire le complicazioni post
operatorie e lo
smartwatch per seguire da remoto le persone affette da
malattie
neurodegenerative. Sono queste le 8 idee innovative nel campo
della
Digital Health che Zcube, il Reasearch Venture del Gruppo
Zambon, ha
scelto per il suo percorso di accelerazione di startup.
"L'avvio di Open Accelerator è uno sguardo al futuro di cui
abbiamo
sempre bisogno, ma mai come oggi le grandi sfide che attendono
il mondo
della salute e la sostenibilità del sistema, così come il ruolo
importante
che possono giocare le startup, sono così evidenti", commenta
Elena
Zambon, Presidente dell'omonima impresa farmaceutica e ideatrice
del
programma di accelerazione. "Siamo sempre più convinti che la
nostra
responsabilità sia anche quella di promuovere imprenditorialità
di valore,
cercando di anticipare il futuro".
Il programma ha identificato gli 8 più meritevoli tra team
emergenti e
consolidati, provenienti da Italia, Spagna, Portogallo,
Lussemburgo, Stati
Uniti e Canada, dopo un complesso processo di selezione tra
tutte le
realtà che hanno fatto domanda per partecipare al programma. Per
loro, a
partire dal 29 ottobre, avrà inizio un periodo di accelerazione
della
durata di 4 settimane erogato esclusivamente online.
Si tratta di un momento particolarmente intenso che affianca al
percorso
più "tradizionale" di formazione anche il sostegno di mentor di
alto
livello e sessioni personalizzate e su misura per adattarsi alla
fase
specifica del ciclo di vita della startup. Il programma supporta
le
startup anche su tematiche più complesse come la protezione
della
proprietà intellettuale, le strategie di go-to-market, gli
approfondimenti
regolatori e sulla certificazione CE - come raccogliere fondi e
presentare
i dati finanziari - ed altri argomenti essenziali per delle
aziende
fondate da poco.
"L'impatto della pandemia ha evidenziato come solo preparandoci
sia
possibile gestire l'imprevisto. Per questo lavorare sui processi
di
innovazione, istituzionalizzarli e renderli una parte costante
della
nostra società diventa fondamentale. Con Open Accelerator
vogliamo
conciliare l'esigenza di soddisfare in modo etico e sostenibile
un bisogno
primario, ovvero la tutela della salute umana, con l'esigenza di
creare
dei percorsi di crescita imprenditoriale sostenibili e di
impatto. Siamo
orgogliosi delle proposte arrivate quest'anno e non vediamo
l'ora di
premiare le idee tecnologicamente innovative che avranno anche
un chiaro
impatto in termini di progresso e miglioramento della qualità
della vita
dei cittadini", ha dichiarato Fabrizio Conicella, General
Manager e Board
Member di OpenZone e Zcube.
L'edizione 2020 di Open Accelerator, la quarta da quando è
stato
lanciato il programma, vedrà anche delle sessioni speciali che
includono
due approfondimenti interattivi con alcuni esperti nel settore:
il primo
dedicato alla raccolta di fondi realizzato grazie alla presenza
di Venture
Capital e Business Angel e il secondo sulle opportunità di
collaborazione
con le aziende assicurative per le startup digital health. Un
vero e
proprio percorso di accelerazione a 360* che garantisce ai
partecipanti
una formazione di alto livello per un valore complessivo di
circa 25.000
euro a partecipante.
A testimonianza della qualità del percorso di accelerazione,
Open
Accelerator gode del sostegno di partner di grande valore che
hanno
partecipato alla fase di selezione e contribuiscono al programma
come
mentor, coach o formatori, quali: Deloitte, Portolano Cavallo,
Unicredit
Start Lab, TIM, NINA Capital, LifeSeeder, Bird & Bird, HUMA,
Evoleen,
IQVIA, gli Italian Angels for Biotech ed Innogest.
A dicembre, al termine del programma, i progetti ritenuti più
meritevoli
(fino a un massimo di 3) saranno premiati con un investimento
fino a
100.000 euro ciascuno.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
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October 27, 2020 09:37 ET (13:37 GMT)
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