ACS Acsm Agam SpA

"Tecnicamente" il rischio del lancio di un'Opa nell'ambito della fusione che porterà alla nascita della multiutility lombarda "c'è, ma anche se venisse lanciata non ci creerebbe problemi".

Lo ha affermato il presidente di A2A, Giovanni Valotti, a margine di un evento, riferendosi alla fusione per incorporazione in Acsm Agam (di cui A2A detiene il 24%), di Aspem Varese, Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna, Acel Service, Aevv Energia e Lario Reti Gas.

Considerando che al termine dell'operazione A2A avrà diritto superiori al 30% nella nuova realtà aggregata, scatterebbe l'obbligo di Opa in capo ad A2A, Lario Reti Holding e i comuni di Como, Monza, Varese e Sondrio.

"Se il lancio dell'Opa sarà necessario per vincoli normativi lo faremo", ha aggiunto, sottolineando che "in caso di opa c'è l'impegno a ricostruire il flottante. Non siamo preoccupati, l'obiettivo è mantenere quotata la società".

Valotti ha ricordato che "l'operazione è già stata perfezionata perché è già arrivato l'ok da parte della maggioranza dei Comuni; se poi la maggioranza delle minoranza voterà a favore, ci sarà il via libera definitivo. Se questo non succederà, faremo l'opa che andrà in parallelo all'operazione. Quindi i tempi non cambiano. Puntiamo a essere operativi dal secondo semestre".

Entrando nel dettaglio del processo autorizzativo della fusione, il presidente ha spiegato che "il prossimo passo sarà l'espressione dei consigli comunali dei Comuni interessati all'operazione che devono approvare il progetto di fusione. Credo che ciò avverrà fra fine febbraio e inizio marzo. Poi ci sarà l'assemblea straordinaria e quindi il via libera da parte dell'antitrust. La convocazione dei consigli sono il passo decisivo. A breve ci sarà quello di Sondrio, poi Monza, Lecco, Varese e Como. A seguire verrà convocata assemblea straordinaria. Il vero snodo sono i consigli", ha concluso.

lab

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February 12, 2018 09:40 ET (14:40 GMT)

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