Rinnovabili: Chicco Testa; bene Legambiente-Fai-Wwf, spazzare via nimby
December 14 2022 - 6:38AM
MF Dow Jones (Italian)
"Accolgo con piacere questa posizione, occorrerebbe che la
sindrome nimby venisse spazzata via anche da altri settori". Lo
dice l'ex presidente di Enel, Acea e Sorgenia, Chicco Testa,
intervistato da MF-DowJones, in merito al recente accordo tra Fai,
Legambiente e Wwf che hanno messo nero su bianco in un documento
che la crescita delle fonti rinnovabili è necessaria al Paese e che
la si può perseguire nel pieno rispetto del paesaggio.
"Non è un'assoluta novità", argomenta il manager che ha
contribuito a fondare proprio Legambiente, "la novità è il Fai,
perché Legambiente e Wwf da tempo avevano una posizione favorevole
allo sviluppo delle rinnovabili e polemica nei confronti di chi si
opponeva. E' bene dire che c'è anche una parte del mondo
ambientalista che continua a mantenere invece una posizione
contraria, in particolare Italia Nostra e gli Amici della
terra".
"A me fa piacere" questo accordo "perchè io da tempo faccio
guerre contro la cosiddetta sindrome nimby", prosegue Testa, "e
bisogna dire che i primi responsabili della sindrome nimby sono
stati loro, pagano il fio di una loro colpa. In secondo luogo, non
è che puoi abolire la sindrome nimby per le cose che piacciono a te
e non per le cose che comunque la collettività ha deciso ma non ti
piacciono, come per esempio il termovalorizzatore a Roma su cui si
fa la guerra tutti i giorni"
Come si può raggiungere un equilibrio fra distese di pannelli
solari e pale eoliche e bellezza ambientale? "Ci vuole molto
equilibrio", replica Testa. "Io ritengo che le rinnovabili vadano
assolutamente sviluppate, ma dobbiamo anche riconoscere in maniera
laica che spesso comportano un impatto ambientale importante, sia
l'eolico sia il solare. Non a caso ci sono Regioni nel centro
Italia - Marche, Umbria, Toscana - che non intendono installare
grandi campi fotovoltaici in nessuna parte del loro territorio.
Credo che anche gli amici di Legambiente o del Fai", conclude il
manager, "non vedrebbero con favore sulle colline del Chianti
ettari ed ettari di pannelli fotovoltaici. Abbiamo una possibilità
molto grande che è quella, per esempio, di realizzare i pannelli
fotovoltaici sui tetti: capannoni industriali, centri della
logistica, magazzini, ma anche sulle abitazioni".
gug
guglielmo.valia@mfdowjones.it
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December 14, 2022 06:23 ET (11:23 GMT)
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