Energia: Assoutenti, Governo sfrutti tesoretto da 40,6 mld
February 10 2022 - 11:02AM
MF Dow Jones (Italian)
Gli extra-profitti delle società energetiche e i contributi
riconosciuti dallo Stato agli operatori del settore rappresentano
un "tesoretto" da complessivi 40,6 miliardi di euro che il Governo
deve utilizzare per contrastare l'abnorme crescita delle bollette e
riportare le tariffe di luce e gas a livelli sostenibili.
Lo afferma Assoutenti che diffonde le stime 2022 delle risorse
derivanti dagli extraprofitti e dalla sospensione di alcuni
contributi alle aziende energetiche. Entro i primi 3 mesi del 2022
e con l'arrivo delle nuove fatture di elettricità e gas, migliaia
di piccole imprese rischiano di chiudere i battenti nel nostro
paese, non potendo sostenere bollette astronomiche e un così forte
aumento dei costi a loro carico. Uno tsunami che provocherebbe per
la nostra economia effetti addirittura peggiori della crisi Lehman
Brothers del 2008.
Le misure fin qui adottate dal Governo non hanno ottenuto gli
effetti sperati, e i nuovi interventi annunciati dal Premier Draghi
non sembrano sufficienti a risolvere l'emergenza in atto. Eppure
esistono ampie risorse alle quali il Governo potrebbe attingere per
reperire fondi da destinare al caro-bollette senza gravare sui
bilanci dello Stato e per riorganizzare il mercato dell'energia con
un ruolo diverso dello aziende elettriche controllate dallo Stato
(Terna, Snam, Eni, Enel) e dagli enti locali (come A2A, Hera, Iren,
Acea).
Si tratta non solo degli extra-profitti incamerati dalle società
energetiche per effetto delle differenze tra i costi di produzione
di energia e le quotazioni di elettricità e gas sui mercati, ma
anche dei contributi pubblici che lo Stato riconosce sulle
produzioni di energia.
In base ai dati elaborati gli extra-profitti delle società
dell'energia valgono in totale 27,9 miliardi di euro: 7,9 miliardi
di euro quelli legati alle fonti di energia fossile, 20 miliardi di
euro gli extra-profitti derivanti dalle fonti rinnovabili.
Qualora poi il Governo revocasse il contributo Capacity Market
(2 miliardi di euro) e quello CIP 6 sulle fonti assimilate a
rinnovabili (8,7 miliardi d euro), e riorganizzasse il settore del
trasporto/dispacciamento di energia (2 miliardi di euro),
otterrebbe nuove risorse per complessivi 12,7 miliardi di euro che,
unitamente agli extra-profitti delle società, compongono il
tesoretto da 40,6 miliardi di euro. Soldi che, in questo momento di
emergenza, consentirebbero di annullare gli abnormi rincari delle
bollette e salvare le tasche delle famiglie e di migliaia di
imprese in difficoltà, aggiunge Assoutenti.
Non si tratta di "scippare" per decreto fondi alle aziende
produttrici ma di anticipare subito risorse per fermare l'emorragia
da restituire poi nei prossimi anni, quando i prezzi si saranno
nuovamente abbassati. Il Governo dovrà anche rivedere la norma
assurda per le rateizzazioni concesse solo a chi non paga le
bollette, ed è bene che costituisca una unità di crisi energia e
ascolti i rappresentanti di consumatori, ambientalisti e
imprese.
pev
(END) Dow Jones Newswires
February 10, 2022 10:47 ET (15:47 GMT)
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