La lettera, due pagine datate 15 ottobre, è partita dalla Divisione mercati della Consob alla volta di Risanamento e dei suoi soci creditori con una richiesta: dettagliare fino alla terza cifra decimale le quote azionarie aggiornate.

Lo scrive il "Corriere della Sera" precisando che la lente Consob è scattata dopo le voci di un possibile delisting della società che ha in pancia il progetto Santa Giulia. A ruota sono arrivate le risposte di Intesa Sanpaolo (48,877%), Unicredit (19,566%), B.P.Milano (9,047%), B.Mps (4,448%) e dell'ex patron Luigi Zunino (11,108%).

La quota in mano al mercato risulterebbe 6,928% inclusi i derivati e il prestito titoli di un socio, senza i quali il flottante vero scende a 5,333%, circa 10 mln di valore e al di sotto delle norme Consob e delle possibili deroghe. Salvo delisting o ricostituzione del flottante. Il futuro sarebbe più facilmente perseguibile fuori Borsa per Risanamento. Lo pensa l'a.d. Claudio Calabi e anche qualche banchiere.

red/gug

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