La doppia offerta su Rcs Libri e Rai Way dimostra che l'ex
Cavaliere e i figli sono tornati protagonisti. L'offerta di Ei
Towers sulle 2.300 torri di Rai Way, secondo il Pd, è una mossa
politica, figlia (segreta) del patto del Nazareno, che porterà al
monopolio di settore e permetterà ai Berlusconi di dominare la
scena ancora una volta in barba alle regole di mercato e alle
authority?
Tutti dovrebbero rispondere: sì, grazie, accettiamo l'offerta
pubblica di offerta e scambio, monetizziamo, scrive Milano Finanza,
e al contempo diventiamo soci del colosso nazionale del settore, in
attesa di nuovi e più ricchi dividendi. Perché se si guarda solo al
mercato non c'è altra scelta. Il titolo Rai Way nella seduta di
venerdì 27 ha toccato il nuovo massimo storico a 4,07 euro,
balzando del 27,65% da inizio anno e soprattutto del 38% rispetto
al prezzo del debutto (2,95 euro). Difficile non accostare questo
rally all'opas lanciata da Ei Towers a 4,5 euro per azione con un
premio implicito del 52% rispetto al valore del debutto sul
listino. E che attorno all'azienda presieduta da Camillo Rossoto ci
sia attenzione lo dimostra il fatto che nelle ultime due settimana
è stato scambio il 9% del capitale su un flottante complessivo del
35%. A posizionarsi pare siano stati i fondi infrastrutturali che
già sono esposti sul settore, soprattutto nei big americani
(American Towers e Crown Castle) o i fondi di private equity
azionisti della francese Tdf (Tpg, Ardian e Charterhouse) o
l'inglese Arqiva (Canada Pension Plan Investment Board, Macquarie
European Infrastructure e Ifm). Perché, nonostante il niet del
premier che stoppa di fatto le intenzioni di acquisto e delisting
di Ei Towers («deve restare il vincolo del controllo pubblico al
51%, non si discute»), il decreto dello stesso Renzi col quale lo
scorso settembre si è avviata la privatizzazione di Rai Way ,
l'intervento dell'Antitrust e della Consob, l'alzata di scudi dei
principali esponenti del Pd, è plausibile che il predatore
partecipato al 40% da Mediaset non mollerà la presa.
Ma quella della torre è solo una delle mosse che la famiglia
Berlusconi sta per mettere a segno per dare scacco matto
finanziario. E tornare a essere il re di denari di Piazza Affari e
non uno dei tanti nella top ten dei paperoni scavalcato pure dal
sodale Ennio Doris. L'altra è l'offerta per ora non vincolante da
130-150 milioni avanzata dalla Mondadori per la Rcs Libri. Un altro
modo per creare un campione nazionale del settore della lettura con
un quota di mercato del 40% del mercato trade e del 16% dell'intero
business nazionale. Operazione non facile, non solo per
l'opposizione di molti scrittori, ma anche perché il cda di Rcs ,
che lunedì 2 marzo deve dare una risposta, è in scadenza e in seno
al gruppo di Via Rizzoli è in atto una guerra tra soci per il
controllo.
red/afi