Borsa: Europa apre fiacca con Milano +0,1%, incontro Biden-Xi non scalda animi
November 16 2023 - 3:38AM
MF Dow Jones (Italian)
Attesa per parole Lagarde e dati macro. Euro sopra 1,08 dlr
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 16 nov - Una carrellata
di dati macro sulle due sponde dell'Atlantico (in Usa in
particolare i numeri sul lavoro e sui prezzi all'importazione) e le
parole della presidente della Bce Christine Lagarde e del suo vice
Luis de Guindos terranno banco in una seduta che si apre
all'insegna della cautela per le Borse europee. Gli investitori,
pur in un clima tutto sommato ottimistico nella convinzione che
ulteriori rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve siano da
escludere, monitorano eventuali segnali di un graduale
raffreddamento dell'economia. Del resto, secondo alcuni
osservatori, la Banca centrale americana potrebbe non avere fretta
di tagliare i tassi a breve termine. Così, in un contesto di
avversione al rischio che ha pesato sui mercati azionari asiatici
(Tokyo ha chiuso a -0,28%) e che non ha beneficiato del rialzo di
Wall Street, Milano oscilla sulla parità (avvio -0,04% e poi
+0,14%), così come Parigi (-0,07%), mentre fanno meglio Francoforte
(+0,41%) e Madrid (+0,37%). Restano più indietro Londra (-0,16%) e
Amsterdam (-0,42%). Scarso l'effetto sugli indici dell'atteso
incontro tra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo
cinese Xi Jinping, che si è concluso senza risultati eclatanti: i
due leader hanno concordato di riprendere le comunicazioni tra i
rispettivi eserciti, di cooperare per bloccare la produzione di
fentanyl e di avviare un dialogo sui rischi dell'intelligenza
artificiale. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari scatta
Leonardo (+1,9%), che ha avviato un'offerta secondaria negli Stati
Uniti per la vendita del 6,3% di Leonardo Drs. Bene anche le
utility (A2a +1,14%, Erg + 0,9%), mentre Iveco (-0,08%) è poco
mossa dopo l'annuncio del pagamento di un dividendo nel 2024 e del
rinnovo di tutta la gamma di prodotti con un investimento da un
miliardo di euro, il maggiore della sua storia. In coda Moncler
(-1,43%), in scia alla brusca frenata di Burberry (-10,5%) a Londra
dopo i conti e il rischio di non centrare le guidance per l'anno
fiscale 2024, che si chiude a marzo. Petrolio in ribasso, dopo
l'aumento delle scorte americane di energia: i future del Wti
dicembre perdono l'1,12% a 75,8 dollari al barile, quelli del Brent
gennaio lo 0,97% a 80,4 dollari. Poco mossi i prezzi del gas
naturale scambiato ad Amsterdam: i future dicembre, dopo avere
segnato una prima posizione a 47 euro al megawattora, salgono dello
0,13% a 47,1 euro. La moneta unica si rafforza e torna sopra 1,08
dollari, passando di mano a 1,0835 (da 1,0724 alla chiusura
precedente). L'euro unica vale anche 164,033 yen (da 162,67) e il
cross dollaro/yen è a 151,386 (da 150,63). Infine, lo spread apre
in lieve calo a 179 punti, uno in meno della vigilia, con il
rendimento decennale in discesa al 4,40%, dal 4,43% precedente.
Ars
(RADIOCOR) 16-11-23 09:23:02 (0198)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN
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