I dati pivotal della fase 3 dimostrano che il
trattamento sperimentale con luspatercept ha portato a una
significativa riduzione del fabbisogno trasfusionale rispetto al
placebo.
Le richieste di autorizzazione alle autorità
regolatorie negli Stati Uniti e in Europa saranno presentate nel
primo semestre del 2019.
Celgene Corporation (NASDAQ: CELG) e Acceleron Pharma Inc.
(NASDAQ: XLRN) hanno annunciato i risultati di uno studio pivotal
di fase 3 (BELIEVE) per la valutazione della sicurezza ed efficacia
di luspatercept nel trattamento dei pazienti adulti affetti da
anemia associata alla beta talassemia che necessitano di
trasfusioni periodiche di eritrociti (RBC). I dati sono stati
presentati dalla Professoressa Maria Domenica Cappellini nel corso
di una sessione orale al 60° meeting annuale dell'American
Society of Hematology (ASH) che si è svolto questi giorni a San
Diego, California.
«Attualmente lo standard di cura per aiutare i pazienti beta
talassemici a gestire l'anemia che li colpisce consiste in
trasfusioni periodiche di eritrociti da effettuare per tutta la
vita e che, nel tempo, possono comportare sovraccarico di ferro e
comorbidità potenzialmente letali», spiega Maria Domenica
Cappellini, Professore ordinario di medicina interna presso
l'Università degli Studi di Milano - Fondazione IRCCS. «Questi
risultati dello studio BELIEVE sono estremamente interessanti in
quanto suggeriscono che luspatercept possa aiutare i pazienti a
ridurre la dipendenza dalle trasfusioni di eritrociti».
Lo studio BELIEVE ha soddisfatto l'endpoint primario della
risposta eritroide, definita come riduzione di almeno il 33% del
fabbisogno trasfusionale di RBC (con una riduzione di almeno 2
unità di RBC) nel corso delle settimane 13–24 rispetto al valore
baseline riferito al fabbisogno trasfusionale nell’intervallo di 12
settimane precedente alla randomizzazione. Lo studio comprendeva
anche endpoint secondari per la valutazione dell'impatto del
trattamento sul fabbisogno trasfusionale di RBC. La variazione
media in termini di fabbisogno trasfusionale tra baseline e valore
raggiunto nelle settimane 13-24 (luspatercept vs. placebo) è stata
di -1,35 unità di RBC.
Tassi di risposta relativi alla riduzione di almeno il 33%
del fabbisogno trasfusionale di RBC1
Intervallo del tempo di valutazione della risposta
Luspatercept Placebo
Valore P Settimane 13-24
21,4% (48/224) 4,5% (5/112) < 0,0001
Settimane 37-48 19,6% (44/224)
3,6% (4/112) < 0,0001
Qualsivoglia intervallo
di 12 settimane nel corso dell'intero periodo di trattamento
70,5% (158/224) 29,5% (33/112)
< 0,0001
Qualsivoglia intervallo di 24 settimane nel
corso dell'intero periodo di trattamento 41,1%
(92/224) 2,7% (3/112) < 0,0001
Tassi di risposta relativi alla riduzione di almeno il 50 %
del fabbisogno trasfusionale di RBC1
Intervallo del tempo di valutazione della risposta
Luspatercept Placebo
Valore P Settimane 13-24
7,6% (17/224) 1,8% (2/112) 0,0303
Settimane 37-48 10,3% (23/224)
0,9% (1/112) 0,0017
Qualsivoglia intervallo di 12
settimane nel corso dell'intero periodo di trattamento
40,2% (90/224) 6,3% (7/112) <
0,0001
Qualsivoglia intervallo di 24 settimane nel corso
dell'intero periodo di trattamento 16,5% (37/224)
0,9% (1/112) < 0,0001
1 I tassi di risposta relativi alla riduzione del fabbisogno
trasfusionale di RBC sono calcolati rispetto al baseline (che
corrisponde alle 12 settimane precedenti la randomizzazione)
Sommario sulla sicurezza di BELIEVE (popolazione di
sicurezza)
Gli eventi avversi di grado 3 o 4 registrati durante la terapia
(TEAE) hanno riguardato il 29,1% (65/223) dei pazienti trattati con
luspatercept e il 15,6% (17/109) dei pazienti trattati con placebo.
Eventi avversi gravi sono stati riportati nel 15,2% (34/223) dei
pazienti trattati con luspatercept e nel 5,5% (6/109) dei pazienti
trattati con placebo. Un TEAE di colecistite acuta ha causato la
morte di un paziente trattato con placebo (0,9%). Nessun paziente
trattato con luspatercept è deceduto a seguito di TEAE.
TEAE di grado 3 o 4 verificatisi nell'1% (o più) dei pazienti
di uno dei due bracci
Luspatercept
N= 223
Placebo
N= 109
Anemia 3,1% 0,0%
Aumento
della concentrazione di ferro epatico 2,7%
0,9%
Iperuricemia 2,7%
0,0%
Ipertensione 1,8% 0,0%
Sincope 1,8% 0,0%
Dolore
dorsale 1,3% 0,9%
Dolore
osseo 1,3% 0,0%
Aumento
dell'uricemia nel sangue 1,3% 0,0%
Aumento dell'aspartato aminotransferasi 1,3%
0,0%
Aumento dell'alanina aminotransferasi
0,9% 2,8%
Eventi tromboembolici*
0,9% 0,0%
*Tutti i tipi di eventi tromboembolici, inclusi TVP, EP,
trombosi venosa portale, ictus ischemico, tromboflebite e flebite
superficiale sono stati riportati in 8 pazienti sui 223 (3,6%)
trattati con luspatercept vs. 1 paziente sui 109 (0,9%) trattati
con placebo.
«I risultati dello studio BELIEVE dimostrano il potenziale di
luspatercept nell'aiutare i pazienti adulti affetti da beta
talassemia a gestire meglio l'anemia e a ridurre il fabbisogno
trasfusionale», dichiara Alise Reicin, Presidente del Global
Clinical Development di Celgene. «Questi dati ci consentono di
migliorare la nostra comprensione del profilo clinico di
luspatercept e rappresenteranno la base di informazioni necessarie
per portare avanti lo sviluppo di questa promettente terapia
sperimentale».
«Questi risultati dello studio BELIEVE aumentano la fiducia che
riponiamo in luspatercept, che potenzialmente può diventare una
nuova e importante opzione terapeutica per i pazienti beta
talassemici», spiega Habib Dable, Presidente e Chief
Executive Officer di Acceleron. «Il nostro obiettivo ora è
collaborare con le autorità sanitarie per garantire l'accesso a
luspatercept, nel minor tempo possibile, a questa popolazione di
pazienti con bisogni clinici non adeguatamente soddisfatti».
Luspatercept al momento non è approvato in nessun Paese e per
nessuna indicazione. Le due società stanno programmando la
presentazione di richieste di autorizzazione alle autorità
regolatorie negli Stati Uniti e in Europa nella prima metà del
2019.
Informazioni su BELIEVE
BELIEVE è uno studio di fase 3 multicentrico, randomizzato, in
doppio cieco, controllato con placebo, che mette a confronto
luspatercept associato alla miglior terapia di supporto (BSC – Best
Supportive Care) rispetto a placebo più BSC in pazienti adulti beta
talassemici che necessitano di trasfusioni periodiche di RBC. L'età
media dei pazienti era di 30 anni in entrambi i bracci di
trattamento. 336 pazienti sono stati randomizzati 2:1 per ricevere
luspatercept 1,0 mg/kg più BSC (224 pazienti) o placebo più BSC
(112 pazienti) ogni 3 settimane, fino a un massimo di 48 settimane.
I pazienti nel braccio trattato con luspatercept più BSC potevano
essere trattatii con luspatercept fino a 1,25 mg/kg ogni 3
settimane. La miglior terapia di supporto (BSC) è stata definita
come una terapia a base di trasfusioni di RBC e di chelazione del
ferro, per mantenere il livello di emoglobina rispetto albaseline
di ciascun paziente. Il passaggio al gruppo di trattamento con
luspatercept è stato autorizzato dopo l’unblinding e la valutazione
da parte di un comitato indipendente per il monitoraggio della
sicurezza dei dati; il follow-up dei pazienti trattati con
luspatercept più BSC durerà fino a 3 anni. Lo studio è stato
condotto presso 65 Centri di 15 Paesi.
Informazioni su luspatercept
Luspatercept è il capostipite degli agenti di maturazione
eritroide (EMA) che, si ritiene, regolano la maturazione degli
eritrociti in fase avanzata. Acceleron e Celgene sviluppano
congiuntamente luspatercept nell'ambito di una collaborazione
globale. Studi clinici di fase 3 hanno valutato la sicurezza e
l'efficacia di luspatercept nei pazienti MDS (studio MEDALIST) e
nei pazienti beta talassemici (studio BELIEVE). Attualmente sono in
corso COMMANDS, uno studio di fase 3 nei pazienti MDS a basso
rischio in prima linea, BEYOND, uno studio di fase 2 nella beta
talassemia non trasfusione-dipendente e, infine uno studio di fase
2 nella mielofibrosi. Per maggiori informazioni visitare il
sito www.clinicaltrials.gov.
Informazioni su Celgene
Celgene Corporation, con sede a Summit, New Jersey, è un gruppo
biofarmaceutico integrato globale impegnato principalmente nella
ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di terapie
innovative per il trattamento delle neoplasie e delle patologie
infiammatorie attraverso soluzioni avanzate nell'omeostasi proteica
e in campi quali l'immuno-oncologia, l'epigenetica, l'immunologia e
la neuroinfiammazione. Per maggiori informazioni visitare il
sito www.celgene.it.
Segui Celgene sui social
media: Twitter, Pinterest, LinkedIn, Facebook e YouTube.
Informazioni su Acceleron
Acceleron è una società biofarmaceutica, con sede a Cambridge,
impegnata nella scoperta, nello sviluppo e nella
commercializzazione di terapie per il trattamento di patologie rare
e gravi. La leadership dell'azienda nella comprensione della
biologia del TGF-beta (fattore di crescita trasformante beta) e
dell'ingegneria delle proteine genera composti innovativi che
coinvolgono la capacità del corpo di regolare la crescita e la
riparazione delle cellule.
Acceleron concentra il proprio impegno di ricerca e sviluppo
nell'ambito delle malattie ematologiche, neuromuscolari e
polmonari. In campo ematologico l’azienda e Celgene, suo partner
globale, stanno sviluppando luspatercept per il trattamento
dell'anemia cronica nelle sindromi mielodisplastiche, nella beta
talassemia e nella mielofibrosi. Acceleron inoltre promuove la
propria attività in campo neuromuscolare con due distinti agenti
Myostatin+: ACE-083 e ACE-2494, oltre a un programma di fase 2 in
ambito polmonare su sotatercept nell'ipertensione arteriosa
polmonare.
Per ulteriori informazioni visitare il
sito www.acceleronpharma.com. Segui Acceleron sui social
media: @AcceleronPharma e LinkedIn.
Vedi la
versione originale su businesswire.com: https://www.businesswire.com/news/home/20181206005897/it/
Per informazioni:Celgene ItaliaAnnapaola Mistretta
– Ass. Director, Insitutional&Internal CommunicationVia Mike
Bongiorno 13 - 20124 Milano
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