Il cantiere è stato aperto, ma al momento il progetto non è stato formalizzato. In Mondadori, da qualche tempo, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, c'è un nuovo dossier allo studio: la valutazione, in termini di fattibilità, della societarizzazione del business dei periodici. Una opzione che i vertici della casa editrice di Segrate stanno valutando per il completamento del processo organizzativo che in passato ha portato alla nascita della Mondadori Retail e poi nel 2015 della Libri.

La creazione di una società integralmente controllata, dove far confluire tutto il business dell'area magazine per dare maggiore chiarezza nella gestione delle attività editoriali che oggi vedono la Periodici rappresentare solo il 31% del giro d'affari consolidato (891,1 milioni a fine 2018) della società presieduta da Marina Berlusconi e guidata dall'ad Ernesto Mauri, quando, invece, nel 2014 la quota ammontava al 54%, mentre in termini di margine ebitda il business al termine del 2018 rappresentava il 12% rispetto al 54% del 2014.

In tal senso, quindi, a Segrate stanno studiando il da farsi per arrivare poi, probabilmente nell'arco di qualche mese, alla decisione finale rispetto al completamento del percorso già definito da tempo e che nel frattempo ha visto anche la cessione delle attività francesi a Reworld Media e della testata ammiraglia, Panorama, a Maurizio Belpietro, fondatore e direttore del quotidiano La Verità.

A fine giugno il business Periodici garantiva un apporto di 130,9 milioni (rispetto ai 147,5 milioni del primo semestre del 2018) su un fatturato totale di 380 milioni (390 milioni il dato al 30 giugno di un anno fa) e Mondadori , a fine maggio, si era confermata leader di mercato con una quota del 28,8% rispetto al gruppo Cairo (20,4%) e al terzo competitor, Universo (11,8%).

In questo contesto non certo facile - i ricavi pubblicitari del settore a livello nazionale a fine luglio erano in calo di oltre il 14,7% a 185,8 milioni - che il gruppo di Segrate, una volta definita e portata formalmente a termine, la societarizzazione dell'area magazine potrebbe valutare alcune opzioni per la valorizzazione delle attività.

Va detto che al momento non vi è nulla di concreto, ma secondo quanto si apprende in ambienti finanziari, non è da escludere che Mondadori possa cercare alleati, favorendo l'ingresso nel capitale della futura società di gestione dei periodici o magari una sua cessione. In questi mesi, infatti, ci sarebbero stati contatti mai finora concretizzati con lo stesso Belpietro per la vendita di alcune testate (Confidenze, Starbene e Cucina Moderna).

E non da escludere che altre società del settore provino a sondare il gruppo di Segrate per eventuali opportunità. Mentre, come da tempo circola sul mercato, senza che vi sia però alcuna conferma tal senso, due storici periodici quali Chi e Sorrisi e canzoni Tv potrebbero finire, in futuro, nell'orbita di Mediaset , anche per la contiguità di argomenti (gossip, intrattenimento e programmi televisivi).

In tal senso, infine, non va trascurato che da tempo il gruppo controllato dalla famiglia Berlusconi ha deciso di puntare in particolare sui brand verticali (Grazia, Donna Moderna e Giallo Zafferano in particolare), visto che è dal digital che ci si attende il maggior contributo, soprattutto in termini di crescita o recupero della marginalità. Mentre, ormai, il core business è rappresentato dall'editoria libraria, soprattutto dopo l'acquisizione di Rcs Libri.

red/sda

 

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September 24, 2019 03:31 ET (07:31 GMT)

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