Nel quinquennio 2011-2015 tutti gli editori hanno segnato flessioni dei ricavi pubblicitari comprese tra il 30 e il 40% circa, con variazioni superiori alla media per Itedi e il gruppo Mondadori e inferiori al Sole 24Ore e Class E. (che assieme a DowJones&Co. controlla questa agenzia).

E' quanto emerge dall'analisi condotta dal Centro Studi di Mediobanca sui principali gruppi editoriali italiani tra il 2011 e il 2015 e i primi 9 mesi del 2016. Quanto ai ricavi diffusionali, Cairo Editore e' l'unico a non ridurli (+7,2% dal 2011), Class E. ed Rcs hanno segnato i maggiori cali (-45% circa). Solo tre gruppi hanno limitato la riduzione: Monrif (-6,5%), Itedu (-9,1% con La Stampa e Il Secolo XIX) e Caltagirone (-15,6% con Il Messaggero e testate locali). La presenza sui mercati esteri riguarda solo due gruppi: Rcs (con le attivita' spagnole di Unitad Editorial) e Mondadori (in Francia) con quote simili del 30% del fatturato 2015.

Le minori vendite hanno ridotto l'occupazione che si e' ridimensionata nel quinquennio del 24,8%, coinvolgendo circa 4.600 dipendenti. Anche in questo caso Cairo Editore si distingue incrementando gli organici passati da 190 a 216 unita'. La contrazione degli organici e' stata cospicua per Rcs, toccando un terzo delle consistenze del 2011, equivalenti a circa 2.200 unita' di cui oltre 600 fuoriuscite in Francia con la cessione di Flammarion. Il Sole 24Ore riduce gli organici di oltre 700 unita', di cui 436 relativi al ramo software ceduto nel 2014; Class registra -36,6% con 170 unita'. Le riduzioni della forza lavoro in tutti gli altri gruppi si attestano tra il -15,9% di Mondadori e il 23,5% di Caltagirone. La caduta della forza lavoro ha coinvolto in misura piu' intensa gli operai (-3,3%), i white collars (-30,3%) che non i giornalisti (-11,5%). Il peso di questi ultimi e' aumentato dal 31,5% del totale degli occupati del 2011 al 38,3% del 2015. I ridimensionamenti dei giornalisti sono stati piu' importanti per il Sole 24Ore (-16,9%), piu' ridotti per L'Espresso e Mondadori (dal -8% al 9%), mentre per Cairo Editore sono cresciuti del 23,3%.

Secondo la ricerca il calo dei ricavi dal 2008 e on ancora arrestatosi, ha imposto alle aziende politiche di forte contenimento dei costi che si sono ridotti a livello aggregato complessivamente del 33% negli ultimi 5 anni. Tra le categorie di costo, il calo del costo della carta e' stato del 43%. In misura minore ma comunque significativa e' diminuito il costo del lavoro (-23%) che rappresenta circa 1/3 dei costi complessivi delle imprese esaminate.

Per quanto riguarda la redditivita' nel 2015 il quadro di insieme e' in generale peggioramento, sia in termini di Mon (Ebit) che di risultato corrente, ma complessivamente in miglioramento rispetto al 2014. Nel 2011-2015 si distinguono L'Espresso, Itedi, Monrif, Mondadori e Cairo Editore che riporta il valore piu' elevato pari al 14,3% nonostante la flessione di 3,8 punti percentuali. Valori negativi sono stati segnati da tutti i restanti gruppi, con picchi per Class (-19%). Rispetto al 2014, sei gruppi su 9 sono in miglioramento, dando spazio a segnali di speranza per il prossimo futuro. Tendenze simili si registrano per il Roe e il Roi, anch'essi complessivamente peggiorati nei 5 anni, ma migliorati nel 2015 rispetto all'anno precedente; nel 2015 si segnalano molti valori ancora negativi per il Roi, con performance di rilievo per Cairo Editore (130%) e Itedi (18,9%).

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November 23, 2016 09:00 ET (14:00 GMT)

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