"E' la cifra internazionale delle leadership in gioco l'assoluta
caratteristica di questa nuova edizione del nostro convegno.
Un convegno che vuol essere fonte di ispirazione per tutti
coloro che credono nel cambiamento, anche nel mondo
dell'informazione. Deve essere chiaro, infatti, che non c'e'
innovazione senza sperimentazione. E che la sperimentazione deve
diventare la via maestra anche di casa nostra. Con questa
filosofia, saranno benvenuti a Bagnaia tutti coloro che sapranno
far prevalere l'innovazione sulla conservazione, la fiducia sul
timore, la speranza sulla paura. Il futuro e' di chi ha coraggio, e
Bagnaia e' tutta loro".
Così Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio Permanente
Giovani Editori, ha presentato i protagonisti della nona edizione
del convegno "Crescere tra le righe", che si terrà il 22 e 23
Maggio a Borgo La Bagnaia, in provincia di Siena. Un programma di
altissimo livello internazionale con autorevoli leader mondiali dei
media sia cartacei che digitali e televisivi.
Ci saranno infatti i 4 direttori dei più importanti quotidiani
americani: quello del New York Times Dean Baquet, del The Wall
Street Journal Gerard Baker, del Washington Post Marty Baron e del
Los Angeles Times Davan Maharaj, che prenderanno parte ad una
tavola rotonda, la prima "mai avvenuta tra i vertici delle quattro
testate a stelle e strice in cento anni di giornalismo americano",
ha sottolineato Ceccherini.
Oltre a loro ci sarà anche il direttore delle news e special
projects del colosso dei motori di ricerca Google, Richard
Gingras.
Saranno tre le grandi sessioni dell'evento, ha spiegato il
presidente: il ruolo del giornalismo di qualità nell'era digitale,
quale modello di business rende il giornalismo indipendente e il
rapporto tra giornalismo e piattaforme digitali. "Dobbiamo stare
sempre un passo avanti, mai un passo indietro. Dobbiamo evitare che
il giornalismo diventi 'quel piccolo mondo antico'" ha detto
Ceccherini, aggiungendo che questa edizione del convegno sarà
"all'insegna della discontinuità e dell'apertura internazionale",
in particolare agli Stati Uniti perchè "riteniamo che gli Usa siano
un benchmark, bisogna sempre confrontarsi con chi sta avanti, non
con chi sta dietro".
Non mancheranno poi case history di particolare interesse, a
partire da quella del gruppo del The New York Times con la sua
strategia sul nuovo modello di business, che sarà rappresentato a
Bagnaia, dal suo amministratore delegato Mark Thompson per
proseguire poi con Jeff Bewkes, l'amministratore delegato del
colosso mondiale dei media Time Warner, che conta tra i suoi brand
la tv CNN e i magazine Time, People, Fortune e Sport Illustrade
oltre alla major dell'entertainment Warner Bros.
Un programma che anche in questa edizione sarà chiuso ai
politici, ma che vedrà l'intervento di numerosi esponenti del mondo
editoriale, dell'impresa, del settore bancario oltre ad autorevoli
esponenti della società civile.
Tra gli ospiti dell'editoria italiana si segnalano, tra gli
altri: il presidente de La Stampa e di Fca, John Elkann,
l'amministratore delegato de Il Sole 24 Ore Donatella Treu, l'a.d.
di Rcs, Pietro Scott Jovane, l'amministratore delegato di
Poligrafici Editoriale Andrea Riffeser Monti, l'amministratore
delegato di Mondadori Ernesto Mauri e direttori di quotidiani come
quello de La Stampa Mario Calabresi, de Il Sole 24 Ore Roberto
Napoletano, di Quotidiano Nazionale Andrea Cangini, de Il
Messaggero Virman Cusenza oltre ad autorevoli giornalisti come
Bruno Vespa, Aldo Cazzullo e Carlo Verdelli.
Prenderanno parte alla due giorni anche grandi personalità
dell'impresa, del settore bancario e della società civile: dal Ceo
di Intesa San Paolo Carlo Messina al vice presidente di Unicredit
Fabrizio Palenzona, dal presidente di Telecom Giuseppe Recchi al
presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera, dal presidente
dell'Acri Giuseppe Guzzetti all'ambasciatore Americano in Italia
John R. Phillips, sino al segretario generale della Conferenza
Episcopale Italiana Monsignor Nunzio Galantino.
A condurre i lavori saranno la direttrice di SkyTg24 Sarah
Varetto e il vice direttore de La Stampa Massimo Gramellini.
fch