Rcs ha venduto per 18 milioni, più altri 2 entro tre anni in
funzione del raggiungimento di alcuni obiettivi, il 34,5% nella
società di cartellonistica Igp Decaux ai partner francesi di
JcDecaux.In Rcs Mediagroup non tutti i consiglieri, però, sono
favorevoli a valorizzare la divisione Libri attraverso
l'aggregazione con Mondadori Libri.
Anche diversi azionisti da Diego Della Valle a Intesa Sanpaolo,
dalla famiglia Rotelli a Urbano Cairo, scrive MF, non sarebbero
favorevoli. Anche se, come si sussurra nei corridoi di Via Rizzoli,
è il mercato che lo chiede. E oggi che il gruppo editoriale non è
più vincolato nelle scelte da un patto di sindacato forte (aveva il
60%) ma ha in Fca il primo azionista (16,73%) e un flottante vicino
al 40% (gran parte del quale in mano a fondi istituzionali esteri),
le scelte del management devono tenere conto del mercato. E così,
secondo i programmi dell'a.d. Pietro Scott Jovane, sul tavolo dei
consiglieri è finito proprio il dossier Rcs Libri. Ma a dire no è
stato il notaio Piergaetano Marchetti (il consigliere espressione
del socio Pandette, Attilio Guarneri, ieri assente, è contrario).
Mentre Luca Garavoglia (espressione del socio Fca) pare ora
favorevole alla cessione. Il consiglio è stato di grande
operosità», ha dichiarato Jovane. «Abbiamo affrontato il tema delle
cessioni analizzando le diverse offerte pervenute sui vari asset.
In particolare il consiglio ha approvato la cessione della
partecipazione in Igp. Contiamo di avere presto altre cose da
raccontarvi» ha concluso l'a.d.
red/afi