Seduta positiva per le principali piazze europee con gli
investitori che sono rimasti ottimisti dopo l'ultima decisione
della Federal Reserve statunitense. In particolare il Ftse Mib è
salito dell'1,41% a 26.081 punti.
L'economia dell'area dell'euro "è rimbalzata del 2,2% nel
secondo trimestre dell'anno, piú del previsto, ed è sulla buona
strada per una forte crescita nel terzo trimestre", si legge nel
Bollettino della Bce.
Sul fronte dei dati macro da segnalare che l'indice Pmi
composito dell'Eurozona preliminare di settembre si è attestato a
56,1 punti, in ribasso rispetto ai 59 di agosto e sotto le stime
del consenso degli economisti a 58,8 punti.
L'indice preliminare relativo al settore dei servizi si è invece
attestato a 56,3 punti, in calo rispetto ai 59 del mese precedente
(59 punti il consenso). Quello manifatturiero è sceso a 58,7 punti
dai 61,4 precedenti (60,4 punti il consenso).
Il Dow Jones sale dell'1,58% con il mercato che apprezza la
chiarezza
sulle intenzioni della banca centrale statunitense sul futuro
del suo
programma di Quantitative Easing.
La Fed in particolare ha confermato i tassi e il QE, segnalando
che l'annuncio del tapering, la riduzione degli acquisti di asset,
potrebbe essere possibile giá a novembre.
Quanto ai dati macro il Pmi manifatturiero degli Stati Uniti,
nella lettura preliminare di settembre, è sceso a 60,5 punti dai
61,1 di agosto, mentre il Pmi servizi, sempre nella lettura
preliminare di settembre, si è attestato a 54,4 punti dai 55,1 di
agosto.
Il superindice degli Stati Uniti è salito dello 0,9% a livello
mensile ad agosto, superando le attese del consenso degli
economisti a +0,6%.
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli
Stati Uniti invece sono cresciute di 15.000 unitá a quota 351.000,
sopra il consenso degli economisti contattati dal Wall Street
Journal a 320.000.
A piazza Affari hanno brillato i titoli del risparmi gestito tra
cui B.Mediolanum (+3,21%), B.Generali (+1,91%), Azimut H. (+1,71%),
Finecobank (+1,79%) e Anima H. (+1,31%).
In netto rialzo il settore bancario: Unicredit +3,33%, Banco Bpm
+2,55%, Intesa Sanpaolo +2,3%, Bper +1,39%, Mediobanca +1,36%,
B.Mps +1,22%.
Tra le utility in progresso Enel (+2%) dopo che il ministro per
la transizione spagnolo ha chiarito in una nota che il claw back
non si applicherá ai contratti PPE e bilaterali qualora questi non
siano indicizzati ai prezzi di borsa.
In leggero rialzo Eni (+0,15%) su cui JPMorgan ha alzato il
prezzo obiettivo da 15 a 15,5 euro, confermando la raccomandazione
overweight.
In rally nel resto del listino Ovs che ha festeggiato con un
+13,03% dopo la pubblicazione di risultati oltre le attese degli
analisti.
Bene Autogrill (+4,07%) dopo che i dati del traffico
all'aeroporto di Schiphol evidenziano un miglioramento ad
agosto.
Sull'Aim denaro su Fope (+7,79%) il cui utile netto nel primo
semestre dell'anno è pari a 1 milione di euro, in significativo
miglioramento rispetto a -0,10 milioni nel primo semestre 2020.
Forti perdite invece per Vetrya (-46,21%): la societá ha reso
noto che EnVent Capital Markets ha comunicato la decisione di
recedere, a partire dal 22 ottobre, dall'incarico di Nomad. La
decisione segue l'annuncio di ieri che gli obiettivi economici del
piano industriale presentato lo scorso 28 gennaio (con specifico
riferimento all'Ebitda previsto in breakeven per il 2021) risultano
non conseguibili e, pertanto, il piano non è da considerarsi piú
valido.
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(END) Dow Jones Newswires
September 23, 2021 11:52 ET (15:52 GMT)
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