Un affare allo stesso tempo editoriale, ma anche dai grandi risvolti politici in grado di racchiudere in sé alcune incognite e probabilmente capace di coinvolgere a cascata anche altre testate. Silvio Berlusconi sarebbe sul punto di dire addio a Il Giornale, testata di cui è socio dal 1977 e che dal 1992 è in mano al fratello Paolo tramite la Società Europea di Edizioni, per cederlo all'imprenditore romano della sanità Antonio Angelucci, editore delle testate Libero e Il Tempo, che potrebbe così dare vita a un polo editoriale della destra italiana.

Come sottolineato da La Stampa, che ha lanciato l'indiscrezione, lo schema prevede una sinergia tra testate, con la possibilità di trasformare Il Tempo e Libero in cronache cittadine rispettivamente di Roma e di Milano, lasciando invece a Il Giornale il ruolo di quotidiano a copertura nazionale. Nessuna ufficialità è ancora arrivata, anche se per alcuni addetti ai lavori la trattativa sembrerebbe essere stata imbastita da tempo e l'annuncio di un accordo potrebbe ormai essere questione di ore, al massimo di giorni.

La notizia potrebbe, comunque, non stupire i più attenti. Da tempo Marina Berlusconi chiedeva al padre Silvio di cedere il quotidiano fondato da Indro Montanelli, fino a quando due anni fa è riuscita a ridurre la quota di Mondadori sotto il 20%, facendo così salire Paolo a oltre il 78%. Ed è da molti mesi che si rincorrono voci su questo possibile deal. C'è addirittura chi sostiene che le avvisaglie si siano ufficialmente avute questa estate: da un lato, il passaggio di Alessandro Sallusti dal quotidiano che ha diretto per 11 anni a Libero, edito appunto da Angelucci, dall'altro il fatto che le nomine per il sostituto alla direzione del Il Giornale siano ad interim. Seguendo questa pista, non pochi sostengono che possa essere proprio Sallusti la persona che potrebbe guidare il nuovo polo editoriale del centro-destra. Attualmente, però, tutto è ancora in divenire. Inoltre, qualora questa fusione dovesse concretizzarsi, si creerebbe un big dell'editoria di centro-destra capace forse di mettere «con le spalle al muro» l'iniziativa di Maurizio Belpietro, La Verità, spingendo qualche addetto ai lavori a scommettere che alla lunga anche l'ultima testata espressione della destra moderata possa abbracciare il progetto di Angelucci. Un interrogativo più concreto nella partita riguarda, invece, il sito de Il Giornale, che al momento non è dato sapere se sarà incluso o meno nell'operazione. Il sito fa infatti parte della società Il Giornale On Line Srl, che appartiene per il 67% alla Società Europea di Edizioni di Paolo Berlusconi ma per l'altro 33% alla Midarex srl dell'imprenditore Davide Erba.

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February 04, 2022 02:32 ET (07:32 GMT)

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