Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un +1,08% a 18.206 punti, continuando il movimento di recupero dell'ultimo periodo. In progresso anche l'Ibex (+1,78%), il Dax (+0,61%) e il Cac-40 (+0,41%) mentre il Ftse 100 ha perso lo 0,09%.

I dati macroeconomici non hanno avuto un particolare impatto sui listini europei: alle 11h00 e' stato pubblicato l'indice dei prezzi alla produzione di gennaio dell'Eurozona che e' diminuito dell'1% m/m e del

2,9% a/a.

Nel pomeriggio e' stata comunicata la stima Adp che ha registrato a febbraio un aumento dei posti di lavoro nel settore privato Usa pari a 214.000 unita', sopra il consenso a 190.000 unita'.

Le scorte settimanali di petrolio statunitensi si sono attestate a 517,981 mln di barili, in aumento di 10,374 mln di barili rispetto alla settimana precedente (+2,6 mln il consenso). Al momento il Brent cede l'1,17% a 36,38 dollari al barile mentre il Wti l'1,42% a 33,91 usd.

A piazza Affari in luce il comparto dei titoli bancari: B.Carige +9,12%, B.Popolare +7,12%, Unicredit +5,17%, B.P.E.Romagna +4,92%, B.P.Milano +4,78%, Mediobanca +3,84%, Intesa Sanpaolo +3,77%, Ubi B. +3,42% e B.Mps +3,39%.

Un gestore spiega che le valutazioni del settore sono basse e quindi gli investitori stanno acquistando i titoli anche in vista dell'appuntamento della Bce del 10 marzo.

Bene Campari (+1,4% a 7,61 euro) che ha ricevuto giudizi positivi

da parte degli analisti all'indomani della pubblicazione dei risultati

2015. Raymond James ha alzato sul titolo la raccomandazione a market

perform da underperform mentre Bryan Garnier a buy da sell.

Acquisti su Saipem (+2,16% a 0,3882 euro). Gli analisti di Liberum

Capital hanno alzato sul titolo la raccomandazione a hold da sell con

prezzo obiettivo fissato a 0,44 euro. Gli esperti sottolineano che con

l'aumento di capitale la societá ha ripagato tutto il debito nei

confronti di Eni ed è diventata indipendente, con un bilancio piú forte.

Denaro su Anima H. (+4,61%) e Fca (+2,4% a 6,84 euro) che ha beneficiato dei dati sulle immatricolazioni a febbraio in Italia (+32,19% a/a) e in America (+12% a/a). Mediobanca Securities ha confermato sul titolo la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 10 euro dopo un meeting con il management in occasione del Salone dell'Auto di Ginevra. Eni ha invece chiuso la seduta con un +0,75% mentre Tenaris con un -0,68%.

Acquisti su Telecom I. (+1,61% a 0,944 euro) dopo che Vivendi ha

incrementato ancora la quota nel capitale, salendo al 23,8%.

In calo Prysmian (-0,68% a 18,99 euro). Credit Suisse ha confermato la raccomandazione sul titolo a outperform mentre ha ridotto il prezzo obiettivo a 21 da 22 euro mentre Banca Imi ha limato il target price da 22,5 a 22,2 euro, confermando il rating add.

In rosso Luxottica (-4,65% a 51,25 euro). A detta degli analisti i conti sono stati leggermente inferiori alle attese e l'outlook debole. JPMorgan ha sottolineato inoltre che non c'e' stato un dividendo straordinario, cosa che il mercato si aspettava.

Sul resto del listino si segnala L'Espresso (+15,89% a 0,988 euro) in scia alle indiscrezioni relative a una possibile fusione tra il gruppo Espresso e ItEdi (La Stampa, Il Secolo XIX). In merito a questo il gruppo ha comunicato che rilascerá una nota a mercati chiusi. La societá ha inoltre chiuso il 2015 con un utile netto pari a 17 mln euro, rispetto a 8,5 mln del 2014.

Le indiscrezioni hanno trascinato al rialzo tutto il comparto degli editoriali: Rsc +7,21%, Mondadori +3,7% e Class E. (che assieme a Dowjones & Co. controlla questa agenzia) +2,16%.

Molto bene Igd (+4,59% a 0,7755 euro) su cui Banca Imi ha avviato la copertura con raccomandazione buy e prezzo obiettivo a 1,12 euro.

In forte progresso anche Trevi Fin. (+3,82% a 1,521 euro). La Farnesina

ha confermato che è stato firmato il contratto tra la societá e le

autoritá irachene per i lavori di consolidamento della diga di Mosul.

Primi Sui Motori si e' posizionata tra i migliori titoli di tutta piazza Affari con un +6,4% a 2,096 euro. La societá lo scorso 29 febbraio ha approvato il Piano Industriale 2016-2020 e i conti 2015. Il piano stima, in particolare, ricavi 2016 in crescita, tendenti ai valori del 2014, e un Ebitda 2016 positivo e in salita rispetto al 2014. Atteso un risultato netto a break-even nel 2017.

In rosso Saras (-3,81% a 1,539 euro). Il margine di raffinazione medio

nell'area del Mediterraneo relativo alla scorsa settimana è sceso a 2,4

dollari al barile rispetto ai 2,9 usd dei sette giorni precedenti.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

March 02, 2016 11:53 ET (16:53 GMT)

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