Il Ftse Mib cede lo 0,34% a 20.942 punti. Scambiano in
territorio negativo anche il Ftse 100 (-0,59%), l'Ibex (-0,26%), il
Dax (-0,22%) e il Cac-40 (-0,15%).
Il principale indice milanese "si mantiene sotto la parità dopo
i forti rialzi di ieri in attesa di ulteriori sviluppi sul fronte
Grecia e in vista degli importanti dati del mercato del lavoro
americano che inizieranno ad essere pubblicati oggi e termineranno
venerdì", spiega un esperto contattato da MF-Dowjones. Alle 14h15 è
atteso il dato relativo alla stima Adp sui nuovi posti di lavoro
nel settore privato di gennaio, alle 15h45 l'indice Pmi servizi
definitivo del mese scorso e alle 16h00 l'indice Ism non
manifatturiero.
A piazza Affari in luce Mediaset (+2,69% a 4,12 euro). Un
analista di una primaria casa d'affari contattato da MF-Dowjones
afferma che "in un'intervista il Cfo del gruppo, Marco Giordani, ha
dichiarato di aspettarsi una ripresa pubblicitaria nel 2015".
Tra gli editoriali in rialzo anche L'Espresso (+4,52%), Cairo
Comm. +2,16%, Rcs +2,01% e Mondadori (+2,36%). In lieve calo Class
E. (che insieme a Dow Jones & Co. controlla questa agenzia) che
consolida dopo i forti rialzi di ieri (+6,87%). La scommessa di
diversi esperti è proprio quella della ripresa del mercato
pubblicitario in vista del miglioramento del quadro macroeconomico
dell'Eurozona.
Proseguono poi gli acquisti sulle popolari: B.P.E.Romagna
+4,51%, B.P.Milano +3,54%, B.Popolare +3,07%, Creval +4,17% e
BancaEtruria +10,91%. Il mercato torna a scommettere sulla riforma
del settore dopo che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si
è detto pronto a chiedere la fiducia sul decreto.
Debole Atlantia (-0,22% a 22,83 euro). Goldman Sachs ha
rimosso il titolo dalla sua Pan-Europe Conviction Buy List dopo
la recente sovraperformance. Gli analisti hanno confermato comunque
il rating buy sull'azione alzando il prezzo obiettivo a 26 euro da
24,9 euro.
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it