La settimana d'oro di Prysmian si è chiusa con l'annuncio del progetto per la prima interconnessione sottomarina tra Francia e Spagna nel golfo di Biscaglia. Committenti sono i principali operatori di rete dei due Paesi, e l'accordo andrà chiuso entro maggio. E' la prima novità dopo la presentazione dei risultati del 2022, che hanno battuto le attese del mercato. In un'intervista a ClassCnbc pubblicata su MF-Milano Finanza, Valerio Battista, ad di Prysmian, dà per la prima volta la sua lettura di uno scenario che lo ha visto aggiornare per ben tre volte, nel corso dell'ultimo anno, le guidance comunicate al mercato.

Domanda. I ricavi 2022 hanno superato di slancio i 16mld, in crescita del 14,4%. Generazione di cassa ed ebitda sono cresciuti del 52 e 53%. Il debito netto è sotto al mol. Dopo questa corsa alzerete ancora gli obiettivi?

Risposta. Mi auguro di sì, e lo auguro a tutti gli azionisti. Le condizioni, in termini di domanda e di trend del mercato ci sono tutte, anche se i tassi di interesse non aiutano più di tanto.

D. Che impatto hanno su di voi i tassi più alti?

R. Non riguardano la nostra solidità finanziaria, ma piuttosto la fattibilità dei progetti. Significa che se c'è tanto debito, i tassi aumentano il suo costo e dunque può soffrirne l'intero progetto. Per il momento spero che i tassi non crescano oltre.

D. Nel 2022 avete alzato i prezzi, ma crescono anche i volumi. Cosa traina la crescita?

R. Una grossa parte delle attività che sviluppiamo in questo momento riguarda le interconnessioni tra sorgente di generazione e destinazione di utilizzo. Nello sviluppo delle rinnovabili il disaccoppiamento tra luoghi in cui l'energia si produce e quelli in cui si usa è sempre più marcato, e questo richiede grosse potenze da trasferire per centinaia di chilometri. Credo che tutto questo sia da guardare non solo dal punto di vista del business, ma anche di quello sociale. Abbiamo il dovere di aiutare l'umanità a decarbonizzare, e ci stiamo progressivamente riuscendo. Dico progressivamente perché si tratta di impianti con costi e investimenti sempre più alti, che costano miliardi.

D. Ad esempio?

R. Recentemente abbiamo vinto contratti importanti: l'ultimo porterà due gigawatt dai campi eolici offshore nel Mare del Nord alla rete di trasmissione di TenneT in Olanda. Stiamo costruendo cavi in Francia che vengono poi portati via fiume in Germania, dove abbiamo vinto i german corridors, per portare elettricità dal Mare del Nord dove viene generata con l'eolico.

D. E negli Stati Uniti?

R. E' un mercato dove è in corso una grossa accelerazione dovuta al reshoring. Prima l'Asia era diventata la fabbrica del mondo, ma ora le cose sono cambiate. Negli Usa è in corso la costruzione di molte fabbriche per produrre semiconduttori e giga factory che costano miliardi. E dove c'è una fabbrica ci deve essere energia. Questo sta dando grande spinta. Un altro aspetto importante è dato dai data center, che sono diventati enormi e che consumano mediamente la potenza di una cittadina.

D. Come risponderete a questo boom della domanda?

R. Dove la capacità produttiva esiste si sceglie di comprare: dove non c'è, l'unica soluzione è investire ex novo e quindi costituirla. Lo stiamo facendo, ad esempio, per tutta la parte dei cavi sottomarini o dell'altissima tensione. Si deve investire da zero gestendo lunghi tempi di realizzazione.

D. Le grandi acquisizioni fanno parte della vostra storia. Nel 2010 l'olandese Draka, nel 2017 il concorrente General Cable negli Usa. Avete molta cassa. La userete di nuovo per l'm&a?

R. Vedremo in futuro. Per il momento non abbiamo grossi problemi, perché siamo attualmente i più grandi al mondo, con una taglia doppia di chi sta al secondo posto. Non è facile in queste condizioni trovare target di grosse dimensioni che siano interessanti per una transazione.

D. Quale sarà il prossimo salto tecnologico per voi?

R. Stiamo sviluppando una serie di sistemi intelligenti per il controllo della gestione delle reti da remoto. Per farlo serve tenere sotto controllo le potenze che transitano. Tutto questo non è il nostro mestiere, ma è molto importante perché la stabilità della rete sarà un elemento preponderante per gestire i nuovi fabbisogni di potenza.

D. Avete anche un piano per rafforzare la flotta di posacavi d'alto mare?

R. La domanda di infrastrutture sta crescendo tanto. Abbiamo la Leonardo da Vinci, varata nel 2022, ma abbiamo già lanciato la costruzione di una sua gemella. Se produci i cavi hai bisogno di installarli e questo processo passa attraverso le navi.

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MF-DJ NEWS

1309:36 mar 2023

 

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March 13, 2023 04:36 ET (08:36 GMT)

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