MILANO (MF-NW)--Il Ftse Mib chiude in calo dello 0,82% a 28.135 punti mentre la preoccupazione relativa alla situazione geopolitica appesantisce i mercati, nonostante la comunicazione di un dato macro sull'inflazione in sensibile miglioramento.

A settembre, infatti, il tasso di inflazione in area Euro è sceso al 4,3% su base annua, rispetto al 5,2% di agosto. Il calo è in linea con le attese del mercato, portando l'indice dei prezzi al consumo al livello più basso degli ultimi due anni. Questo rallentamento potrebbe indicare il raggiungimento del picco inflativo in Eurozona, confermando il successo della politica monetaria messa in campo dalla Bce e spingendola a optare per una pausa nel ciclo di rialzi dei tassi.

Nel frattempo, le notizie provenienti da Gaza lasciano perplessa non solo la comunità finanziaria ma il mondo intero. L'attacco aereo lanciato ieri da Israele ha colpito l'ospedale di Al-Ahli, causando la morte di centinaia di persone. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in visita nell'area, sostiene però che l'attacco sembra provenire "dal team avversario", supportando la posizione ufficiale di Israele. Contestualmente, le proteste contro il conflitto si stanno espandendo in Medio Oriente e in Nord Africa, mentre la stessa popolazione israeliana comincia a nutrire dubbi sull'operato del governo di Netanyahu, ritenuto responsabile per gli oltre 1300 decessi dal lato di Israele.

A Piazza Affari, protagonista della seduta è Nexi, che chiude in progresso del 13,17% a 6,514 euro dopo l'ipotesi di acquisizione da parte del fondo di private equity Cvc.

Bene anche Saipem, che guadagna il 3,67% a 1,5835 euro. Jp Morgan ha confermato la raccomandazione overweight e alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 3 euro dai precedenti 2,75, citando la consistente recente raccolta ordini e le previsioni di un buon risultato trimestrale.

Sempre nel settore energetico, Erg avanza dello 0,34% dopo la cessione di Erg Power e il passaggio a una produzione di energia dipendente unicamente da fotovoltaico ed eolico. Anche Eni (+0,7%) chiude in territorio positivo, forte della notizia sul perfezionamento dell'acquisizione di Novamont da parte della controllata Versalis. L'azienda è leader mondiale nella produzione di bioplastiche e nello sviluppo di biochemical e bioprodotti attraverso l'integrazione di chimica, ambiente e agricoltura.

Infine, tra le blue chip in rosso, Mediobanca cede il 3,89% a 11,38 euro dopo che Deutsche Bank ha ridotto da hold a sell il giudizio sul titolo, con prezzo obiettivo che scende da 11,3 a 10,3 euro, sottolineando un profilo rischio-rendimento "asimmetrico".

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(END) Dow Jones Newswires

October 18, 2023 11:45 ET (15:45 GMT)

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