MILANO (MF-NW)--Il Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,46% a 27.682 punti, mentre gli investitori corrono ai ripari investendo nelle commodity. In particolare, il greggio europeo scambia a 88,01 usd al barile (Brent +4,06%) e quello americano a 86,28 usd al barile (Wti +4,22%).

Nel corso del weekend, un attacco missilistico a sorpresa contro Israele da parte di Hamas, organizzazione politica e paramilitare palestinese, ha determinato la riaccensione di un conflitto che perdura da anni. Veloce la risposta israeliana, che è arrivato ad includere nelle ultime ore un embargo di luce, acqua e benzina nella striscia di Gaza, mentre le vittime superano già il migliaio.

Il conflitto ha inasprito un panorama macroeconomico già complesso, mentre gli operatori di Borsa sono ancora alla ricerca di indizi sulle prossime mosse della Fed, in scia ai forti dati sul mercato del lavoro di settimana scorsa e in vista dei prezzi al consumo di settembre, in agenda per giovedì. Mercoledì, invece, la pubblicazione delle minute del Fomc di settembre potrebbe fornire ulteriori spunti di riflessione.

A Piazza Affari, i cali dell'indice principale sono stati contenuti dalla performance dei titoli Oil e di Leonardo Spa (+4,79%). Per quanto riguarda i primi, Eni guadagna il 2,27%, Tenaris il 3,93% e Saipem l'1,8%.

Sempre nel settore energetico, gli analisti di Equita Sim e di Banca Akros hanno espresso giudizi positivi su Maire T. (+0,45% a 4,434 euro) dopo il contratto da 8,7 mld usd firmato con Adnoc negli Emirati Arabi Uniti settimana scorsa. Nel dettaglio, la prima ha promosso il titolo a buy da hold, alzando il prezzo obiettivo a 5,8 euro, mentre la seconda ha confermato il buy e contestualmente ha aumentato il prezzo obiettivo a 5,6 euro dai precedenti 4,8.

Segno meno su Amplifon, che cede il 4,07% a 26,15 euro in chiusura dopo che gli analisti di Equita Sim hanno tagliato il prezzo obiettivo sul titolo a 30 euro dai precedenti 33,3 in scia a un aggiornamento dei tassi che ha portato alla revisione delle stime.

La blue chip peggiore della giornata è però B.Mps, che chiude a -6,25%, appesantita dall'accelerazione del Mef sulla privatizzazione della banca. Venerdì 6 ottobre, infatti, è stata data notizia dell'avvio della procedura di selezione degli advisor.

Chiusura sotto la parità anche per Juventus (-8,5%) dopo l'annuncio del terzo aumento di capitale nell'arco degli ultimi 4 anni per far fronte alle perdite previste nel prossimo esercizio contabile, riconducibili anche alla mancata partecipazione alle coppe europee.

Infine, tra i cambi di prezzo obiettivo operati dagli analisti finanziari quest'oggi, si segnalano Stellantis (-0,04% a 17,998 euro) e Unicredit (-1,42% a 22,14 euro). La prima ha visto un rialzo del target price a 20,5 euro dai precedenti 19 da parte di Ubs, che ha confermato la raccomandazione buy, mentre Jp Morgan ha aumentato quello sulla seconda a 32 euro da 30, confermandone l'overweight.

bon

 

(END) Dow Jones Newswires

October 09, 2023 11:49 ET (15:49 GMT)

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