Il gruppo Boscolo, uno dei player italiani del settore
alberghiero-ricettivo, è al centro di un complesso progetto di
ristrutturazione finanziaria e risanamento.
Un percorso, scrive MF, avviato da alcuni anni e che con
l'arrivo del nuovo a.d., Luigi Fausti (ex Mediobanca) e dei
consiglieri indipendenti, pareva avviato a definizione. Ma ora
qualcosa è andato storto se è vero che ieri all'assemblea convocata
da Angelo Boscolo, azionista del gruppo e di fatto dominus e anima
della società, per chiedere la revoca dello stesso Fausti, si sia
dimesso, secondo quanto appreso da fonti vicine al dossier, il
consigliere indipendente Franco Carlo Papa. E la stessa assemblea è
stata lasciata in stand-by fino a venerdì perché la situazione
all'interno del cda si sta facendo sempre più rovente.
Sulla Boscolo, gravata di un debito verso il sistema bancario di
quasi 290 mln (rispetto ai 384 di fine 2013) c'è la massima allerta
da parte dei principali istituti esposti, ovvero in primis
Unicredit e poi Mps, Bnl-Bnp e Veneto Banca. Creditori che tengono
costantemente sotto controllo il 'paziente' Boscolo, non foss'altro
perché a questo punto, con la mossa di Papa il cda rischia di
spaccarsi definitivamente, dopo essere stato compatto a sostegno
delle scelte dell'ad Fausti, che aveva avviato un programma di
cessioni di alcuni hotel come il Palace e l'Aleph di Roma.
Il vero timore degli istituti di credito è che le tensioni in
seno alla famiglia Boscolo e la diversità di vedute tra i quattro
fratelli (Angelo, Giorgio, Rossano e Romano) che da sempre
gestiscono la società possa compromettere tutto l'impianto della
complessa ristrutturazione finanziaria e patrimoniale. Uno dei nodi
che resta tuttora da sciogliere è quello legato alla proprietà del
gruppo.
red/cas