TOP STORIES ITALIA: idrogeno essenziale ma servono norme chiare
March 22 2023 - 10:16AM
MF Dow Jones (Italian)
L'idrogeno può essere, insieme alle rinnovabili, la risorsa
energetica del futuro ma per poter raggiungere questo obiettivo
serve un quadro normativo chiaro a livello europeo e un piano
nazionale di ampio respiro che definisca una roadmap per lo
sviluppo di questa tecnologia.
E' questo il messaggio principale emerso dall'Hydrogen Forum
2023, che si è tenuto questa mattina a Milano per fare il punto
sulla crisi energetica e il ruolo chiave dell'idrogeno nella
riduzione dell'impatto ambientale e della diversificazione delle
fonti di energia.
"Dobbiamo far conoscere all'opinione pubblica che l'idrogeno è
un vettore energetico positivo, amico della transizione verde.
Insistiamo molto sulla promozione dell'idrogeno ma manca un piano
nazionale sull'idrogeno di ampio respiro che dia una roadmap
definita e che sia abilitante a livello di investimenti. Oggi gli
incentivi ci sono, 3,64 miliardi sono stati erogati. Su questo
l'Italia si è mossa", ha detto Alberto Dossi, presidente di H2IT
Associazione Italiana Idrogeno, sottolineando che "oggi si inizia a
cavalcare finalmente l'onda dell'idrogeno. Bisogna non lasciarsi
scappare le opportunitá".
Per Alessandro Bernini, amministratore delegato di Maire T., la
prima cosa da fare è chiarire l'aspetto normativo. "L'Europa deve
partire primariamente dallo sviluppo di una normativa chiara.
Ognuno ha ben chiaro che l'idrogeno è qualcosa su cui lavorare per
raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione ma si muove, non
voglio dire in autonomia ma con il proprio buon senso, con la
propria capacitá di investimento e portando i propri progetti in un
coacervo normativo molto complicato. Non è ancora chiaro a fondo
cosa voglia dire idrogeno per un consumo ampio. L'aspetto normativo
dovrá adeguarsi per poterlo sostenere altrimenti diventa una
battaglia complicata". A livello infrastrutturale, ha spiegato,
essere pronti per l'idrogeno "richiede capitali.
L'idrogeno può anche essere distribuito perchè le reti sono giá
abbastanza pronte. Sicuramente bisogna fare dei cambiamenti ma c'è
un aspetto normativo che oggi limita moltissimo la portata di
idrogeno all'interno delle reti esistenti, perchè viene consentita
solo una percentuale molto bassa".
Su questo fronte, ha aggiunto Piero Ercoli, Svp Decarbonization
Projects di Snam, "la pianificazione delle infrastrutture sará
fondamentale. In Snam riteniamo che il modello centralizzato sará
quello che dará l'idrogeno ai vari settori che ne hanno bisogno e
al costo piú competitivo. Noi l'anno scorso abbiamo lanciato un
progetto di interesse comune a dicembre per la backbone, ovvero la
dorsale di sviluppo dell'infrastruttura a idrogeno, che si appoggia
sulla rete gas. Il 70% di questa infrastruttura è una riconversione
dell'infrastruttura esistente, questo è molto importante perchè
abbatte i costi e rende il processo di transizione piú forte. Ci
immaginiamo un futuro in cui i vari vettori coesisteranno perchè
dovremo accompagnare la discesa del mercato del gas a un incremento
del mercato dell'idrogeno".
Dell'aspetto normativo a livello europeo si è lamentato anche
Pier Lorenzo Dell'Orco, amministratore delegato di Italgas Reti,
secondo cui "quello che si sta profilando a livello di pacchetto
gas a Bruxelles non è in linea con gli asset di distribuzione e
trasporto che ci sono in Europa. Non sembra avere a fuoco il tema
del blending con il gas tradizionale per alimentare imprese e
famiglie. Rischia di essere un'occasione perduta a livello europeo.
Crediamo che la distribuzione debba giocare un ruolo fondamentale
per lo sviluppo dell'idrogeno. Manca ancora una cornice chiara,
tutti i Paesi Ue si muovono però quando si va sulla concretezza
incentivazione e obiettivi chiari di uso di idrogeno e normativa
tecnica per miscelazione abbiamo grossi gap".
Su questo fronte però è arrivata la rassicurazione di Bruxelles.
Il capo gabinetto della commissaria europea all'Energia Kadri
Simson, Stefano Grassi, ha assicurato che "avremo un quadro di
normativo europeo sull'idrogeno entro la fine dell'anno. Avremo un
quadro completo per trasporto, produzione e trading dell'idrogeno
su scala europea entro fine anno. Abbiamo rivisto le regole per il
finanziamento delle reti transeuropee e abbiamo giá allineato 180
progetti sull'idrogeno per la call di finanziamento che avremo dopo
l'estate".
"L'auspicio è che l'idrogeno possa sostituire il gas naturale in
alcuni settori industriali. Oggi 16 Stati membri hanno adottato le
loro strategie per l'idrogeno per 40 Gw di elettrolizzatori e 6
tonnellate di produzione, sopra agli obiettivi che ci eravamo dati
al 2020. Molti Stati hanno dedicato una parte consistente del Pnrrr
allo sviluppo dell'idrogeno", ha proseguito, sottolineando che "se
non saremo capaci di cogliere l'oppportunitá che abbiamo davanti
finiremo indietro in questa corsa. Dobbiamo agire subito e con
decisione. La scorsa settimana abbiamo presentato la riforma del
mercato elettrico, il Net Zero Industrial Act e la Banca europea
dell'idrogeno per aiutare nella costruzione di un mercato
competitivo per l'idrogeno verde. Vogliamo aiutare i primi progetti
a decollare rapidamente nei prossimi anni".
cos
francesca.costantini@mfdowjones.it
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March 22, 2023 10:01 ET (14:01 GMT)
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