Energia: utility in fila da Sace per garanzia su derivati (Sole 24 Ore)
October 20 2022 - 4:09AM
MF Dow Jones (Italian)
Le utility cercano una strada "italiana" per limitare gli
effetti dell'esposizione finanziaria sulle margin call, cioè la
liquidità che va anticipata come garanzia a fronte dei futures
acquistati come copertura sui contratti di vendita di energia.
Un'esposizione temporanea, ma che può crescere in modo esponenziale
a fronte di importanti incrementi dei prezzi dell'energia elettrica
e del gas.
Lo scrive il "Sole 24 Ore" spiegando che il varco per evitare
che lo Stato italiano debba mettere in campo liquidità per
supportare queste imprese, come fatto nei mesi scorsi dai governi
di molti Paesi come Germania, Gran Bretagna e altri paesi nordici,
è stato aperto con il decreto Aiuti Ter, entrato in vigore a fine
settembre. Quel decreto ha introdotto nuove garanzie gratuite Sace,
a fronte di finanziamenti dai tassi contenuti, per consentire alle
imprese di ottenere finanziamenti per pagare le bollette di
ottobre, novembre e dicembre.
Quell'articolo, però, sinora è rimasto inattuato, anche perché
per banche e imprese è difficile costruire prestiti e garanzie su
importi che non si conoscono. Sta di fatto che al comma 5
dell'articolo del decreto Aiuti Ter è stata aggiunta questa frase:
"sono altresì ricomprese le esigenze di liquidità delle imprese
relative agli obblighi di fornire collaterali per le attività di
commercio sul mercato dell'energia".
Queste poche righe significano che le utility italiane possono
usare quella garanzia Sace anche per garantire nuovi finanziamenti
bancari (altrimenti non concedibili) per coprire il fabbisogno
seppur temporaneo (è un esborso virtuale, perché l'importo viene
rimborsato al calare dei prezzi o alla conclusione dei contratti)
legato alle margin call.
L'approvazione di questa norma ha dato il via a quasi tutte le
utility italiane per richiedere finanziamenti garantiti al fine di
costruire un cuscinetto di sicurezza nel caso in cui i prezzi del
gas legati al Ttf tornassero a crescere ancora, come ad agosto
quando il gas è arrivato a 350 euro a megawattora (in questi giorni
è calato sotto i 120 euro a megawattora).
Le domande di accesso alla garanzia sono arrivate a Sace,
attraverso le banche, da parte di Enel, Plenitude (Eni), A2aA,
Iren, Acea, solo per citare alcuni operatori. Il percorso è ancora
all'inizio: nel caso di Enel, uno degli operatori più esposti su
questi contratti e che intende attivare con un consorzio di banche
una linea di credito dedicata da 16 mld di euro, è stata coinvolta
anche la Cdp, considerata l'entità del finanziamento.
L'istruttoria, però, è ancora in corso, per tutte le utility e
queste operazioni sono in fase di costruzione senza che nel
frattempo sia arrivato il via libera di Bruxelles.
gug
(END) Dow Jones Newswires
October 20, 2022 03:54 ET (07:54 GMT)
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