MILANO (MF-NW)--Acea ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto ricorrente di 208 milioni di euro (203 milioni al 30/9/2022). Le azioni di efficientamento dei costi, unitamente alla crescita organica, hanno consentito di compensare l'aumento degli ammortamenti e dei tassi di interesse.

Il risultato, spiega una nota, ha beneficiato di eventi non ricorrenti quali: l'iscrizione della plusvalenza realizzata a seguito della cessione di una quota di maggioranza degli asset fotovoltaici di Acea (19 milioni di euro); la vendita delle quote di CO2 nell'area Ambiente (8 mln post tax); l'iscrizione del premio per la qualità tecnica nell'area Acqua (18 mln post tax); l'iscrizione provento da attualizzazione debito Gori (8 mln). Il tax rate è pari al 30,5% (36,4% lo scorso anno; 30,6% escludendo il contributo solidaristico straordinario).

I ricavi consolidati nei 9 mesi sono pari a 3,4 miliardi rispetto ai 3,8 miliardi del 30 settembre 2022. Tale dinamica è imputabile principalmente ai minori ricavi da vendita di energia elettrica a causa della forte flessione dei prezzi sui mercati energetici. I ricavi relativi alle aree Acqua Italia, Reti&Smart Cities e Ambiente, pari a 1,8 miliardi, rappresentano il 53% del totale e registrano nel periodo un aumento di circa il 4%.

L'Ebitda ricorrente è aumentato di circa il 3% a 992 milioni di euro, guidato dall'incremento dei business regolati e dall'area Commerciale. La rettifica è relativa principalmente all'iscrizione nei nove mesi del 20022 del contributo straordinario relativo al premio per la qualità tecnica nell'area Acqua (circa 26 mln) e alla vendita di quote di CO2 (11 mln). Per quanto attiene i primi nove mesi del 2023 la rettifica è riferita alla variazione di perimetro (14 mln). L'apporto dei business all'Ebitda consolidato è il seguente: Acqua Italia 53%; Reti&Smart Cities 28%; Ambiente 6%; Produzione 5%; Commerciale 8%. L'87% dell'Ebitda si riferisce ai business: regolato dell'Acqua Italia, regolato delle Reti&Smart Cities e Ambiente.

Gli investimenti realizzati nei primi nove mesi dell'anno sono stati di 733 milioni (700 milioni al 30/9/2022) e sono aumentati del 5% per maggiori interventi nei business regolati. Gli investimenti - destinati per oltre l'88% alle attività regolate dell'Acqua Italia, regolate delle Reti&Smart Cities e all'Ambiente - sono ripartiti come segue: Acqua Italia 423 milioni, Reti&Smart Cities 197 mln, Ambiente 28 mln, Produzione 31 mln, Commerciale 34 mln, altri business (Acqua Estero, Engineering & Infrastructure Projects) e Corporate 20 mln.

L'indebitamento finanziario netto del gruppo è aumentato di 403,4 milioni di euro, passando dai 4,44 miliardi del 31 dicembre 2022 a 4,84 miliardi al 30 settembre di quest'anno. La variazione è influenzata principalmente dalla dinamica degli investimenti effettuati, dal pagamento dei dividendi e dall'incremento del costo dell'indebitamento.

Il gruppo ha confermato la guidance per il 2023, con un incremento dell'Ebitda compreso tra il 2% e il 4% rispetto al 2022, investimenti sostanzialmente in linea con il 2022 e un rapporto indebitamento finanziario netto/Ebitda inferiore a 3,8x.

In un contesto che rimane complesso, a causa delle turbolenze geopolitiche in est Europa, e alla luce dello scoppio di nuovi scontri in Medio Oriente tra Israele e Hamas, lo scenario geopolitico futuro e gli effetti sul fronte economico sociale risultano al momento moderatamente incerti. Il gruppo continuerà nei prossimi mesi la sua strategia di focalizzazione per lo sviluppo di infrastrutture sostenibili in contesti regolati, con l'obiettivo di mantenere una solida struttura finanziaria e continuare a generare un impatto positivo sulle performance operative ed economiche.

Il Cda, inoltre, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, ha nominato per cooptazione Francesca Menabuoni quale nuovo Consigliere non esecutivo della società, in sostituzione di Thomas Devedjian, dimessosi lo scorso 31 ottobre. Menabuoni è diventata un membro del Comitato Controllo e Rischi, che, pertanto, risulta adesso così composto: Alessandro Picardi (presidente), Elisabetta Maggini, Francesca Menabuoni, Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso e Antonino Cusimano.

com/cos

 

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November 10, 2023 07:58 ET (12:58 GMT)

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