EdiliziAcrobatica: Marras punta su espansione e guarda agli Usa (Mi.Fi.)
October 23 2023 - 3:59AM
MF Dow Jones (Italian)
ROMA (MF-NW)--«La mia EdiliziAcrobatica metterà al centro le
persone. Ognuno potrà esprimere il suo potenziale». Così Anna
Marras, ceo di EdiliziAcrobatica, riassume a Milano Finanza la sua
visione dell'azienda che guida da tre settimane, dopo la morte
improvvisa del compagno Riccardo Iovino. Marras, già socia e
consigliera con delega alle risorse umane, prende il comando
dell'azienda specializzata in ristrutturazioni edili senza ponteggi
che nei primi nove mesi dell'anno ha registrato un aumento dei
contratti del 53%.
Domanda. Che cosa c'è nel futuro di EdiliziAcrobatica?
Valutereste eventuali offerte o cambiamenti nell'assetto della
società?
Risposta. Il gruppo ha già tanto da dare al suo interno. In
questo momento non siamo interessati a nuove alleanze, se non
quelle già trattate con Riccardo. E direi che anche così ne abbiamo
per i prossimi 30 anni. Andremo avanti con tutti i progetti già in
atto, tra cui Energy, che ha dato un ottimo contributo in termini
di ricavi, e l'espansione all'estero, negli Emirati ma anche in
Europa.
D. Avete appena acquisito una società a Dubai e siete presenti
in Spagna e in Francia. Qual è il prossimo passo oltre i confini
nazionali?
R. Certamente in cima alla lista dei desideri ci sono gli Stati
Uniti, una meta già dichiarata da Riccardo e che vogliamo onorare.
Nel medio termine ci muoveremo in quella direzione, come era
stabilito.
D. La stretta sui bonus edilizi arrivata all'inizio dell'anno vi
ha penalizzato?
R. Assolutamente no. Personalmente ho sempre considerato i bonus
come una sostanza stupefacente, perciò abbiamo avuto la saggezza di
prevenire orientando il lavoro soprattutto sul core. Questo ci ha
permesso di non soffrire di astinenza e di avere una crescita del
53% dei contratti nei primi nove mesi. Per me è questo il numero
che conta, insieme all'aumento dei ricavi dell'8,5% tra gennaio e
giugno. Per fortuna l'effetto dei bonus è stato letto in anticipo
come un pericolo e affrontato in via preventiva. Ovviamente abbiamo
colto i benefici dei bonus, ma sapevamo che la festa sarebbe
finita.
D. Lo stop al Superbonus dovrebbe essere totale nel 2024. Quindi
nessun timore nemmeno per il prossimo anno?
R. Direi di no. Siamo acrobatici nel dna e la nostra priorità è
la felicità dei clienti finali. Per questo stiamo aumentato la
nostra capacità di rispondere ai loro bisogni dal rinnovamento
energetico al fotovoltaico e altro. Siamo tornati in linea con i
nostri numeri standard e dei bonus ormai non ne parlo neanche
perché non è quello il lavoro di qualità che desidero. I nuovi
contratti a cui accennavo prima sono prevalentemente contratti
core.
D. Dalla vostra ultima relazione semestrale emerge una crescita
importante dei costi rispetto al 2022. Che cos'è successo?
R. La crescita dei costi è fisiologica quando si fanno
investimenti. Al momento abbiamo 2.400 risorse, di cui 800 inserite
nei primi 9 mesi del 2023. È quindi del tutto naturale che i costi
crescano. Anche i rincari dell'energia e delle materie prime hanno
contribuito, ma in prevalenza si tratta di un aumento normale visto
che abbiamo avviato 16 nuove business unit. Sono costi in più che
in realtà sono investimenti in persone di valore.
D. Avete avuto difficoltà nel reperire le risorse che avete
integrato?
R. Abbiamo ricevuto circa 76 mila curriculum e fatto 2.500
colloqui perciò direi di no. Quando un'azienda ha valori che non
sono solo slogan e investe nel reclutamento come facciamo noi,
trovare candidati non è un problema.
D. A breve lancerete il nuovo brand Acrobatica. Che cosa
cambierà?
R. È un brand che rappresenterà l'evoluzione di
EdiliziAcrobatica verso la copertura di esigenze multiple. Le funi
saranno sempre il nostro chiodo fisso, ma ci siamo aperti e il
nuovo brand accoglierà il cliente a 360 gradi. La nostra anima è
acrobatica e non solo nell'edilizia: ora andiamo oltre. Amo avere
una visione dall'alto delle cose e in questo l'incontro con
Riccardo mi ha favorito. Anche oggi, in un momento il cui ancora ci
sono dolore e sofferenza, questo è l'elemento di forza del
gruppo.
D. Nel 2022 solo 17 donne ricoprivano il ruolo di ceo nelle
quotate italiane. Perché siete così poche e come si può cambiare
questo quadro?
R. Personalmente mi occupo di un'associazione che gira le città
italiane, questo mese abbiamo Bari e Roma, non per parlare di quote
rosa ma per diffondere una cultura diversa. Trasformare la cultura
nel quotidiano è una nostra responsabilità. Non è una questione di
percentuali, dobbiamo entrare nelle aziende a guida maschile e far
vedere il nostro valore. Posso citare il mio caso personale: ho
creato EdiliziAcrobatica con Riccardo e so di essere stata un
beneficio per l'azienda. Lui ha creduto nel mio sogno e io nel suo.
Finché le donne faticano a influenzare l'ambiente che le circonda,
non cambierà nulla. Riccardo era la parte esterna, se così possiamo
dire, mentre io svolgo la parte operativa. Lo faccio da quasi 17
anni ma ancora mi si identifica soprattutto come la compagna di
Riccardo. Io sono Anna ma è ancora forte il luogo comune della
"compagna di".
red
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