Incentivi attribuiti con aste dedicate che saranno bandite dal Gse da qui al 2027 e assegnazione della tariffa secondo un doppio binario. E ancora, valutazione accelerata dei progetti di grandi dimensioni (quelli di potenza superiore ai 10 megawatt), nonché tempi massimi di realizzazione (si va dai 31 mesi del biogas ai 43 mesi per i nuovi impianti di eolico offshore) con decurtazione della tariffa se i tempi non saranno rispettati. Sono questi alcuni dei tasselli dello schema di decreto Fer 2 che contiene gli incentivi delle fonti rinnovabili innovative o con costi di generazione elevati.

La bozza di provvedimento, si legge sul Sole 24 Ore, è il frutto di un percorso molto lungo e tortuoso che ha visto numerose correzioni anche per effetto dei pareri espressi dall'Arera e poi, da ultimo, dalle Regioni in Conferenza Unificata. Ma, dopo l'accelerazione impressa al decreto sulle comunità energetiche, ora al vaglio della Commissione europea, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha cercato di velocizzare anche l'iter di questo decreto. Che, secondo quanto annunciato dalla viceministra Vannia Gava nei giorni scorsi, è stato ora notificato a Bruxelles. A conferma della volontà del governo di chiudere il cerchio attorno a un altro dei tasselli strategici per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione e la cui attuazione, ha detto lo stesso ministro, "consentirà di incentivare complessivamente 4.590 megawatt di impianti".

Il provvedimento fissa innanzitutto contingenti di potenza variabili per le differenti tecnologie: si va dai 60 megawatt del geotermico a emissioni nulle come da richiesta avanzata dalle Regioni e recepita nel decreto, ai 200 Mw per il fotovoltaico flottante offshore (nel quale è inclusa anche l'energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia), passando per i 3.800 Mw dell'eolico offshore, anche per rispondere al significativo aumento di richieste di connessione presentate a Terna, e per i 75 Mw di solare termodinamico di media e grande taglia (mentre l'asticella per gli impianti di potenza sotto i 300 kilowatt è di 5 megawatt).

Per spingere lo sviluppo di nuovi impianti sopra i 10 Mw, il decreto stabilisce poi una valutazione accelerata con il Gse chiamato a rilasciare all'operatore una qualifica di idoneità alla richiesta di incentivi entro 30 giorni dalla data di rilascio del provvedimento di autorizzazione. Tale limite, chiarisce la norma, "non si applica agli impianti nella titolarità delle amministrazioni locali, previsti e finanziati nell'ambito delle misure sperimentali e innovative del Pnrr".

Nel provvedimento, inoltre, vengono indicati tempi massimi per la realizzazione degli interventi (dai 43 mesi per il fotovoltaico flottante offshore ai 55 mesi del solare termodinamico), con un incremento dei termini di 6 mesi per gli impianti nella titolarità della Pa. Tempi definiti, dunque, che, se non rispettati, faranno scattare una decurtazione della tariffa dello 0,5% per ogni mese di ritardo, fino a un massimo di nove. Al termine dei quali, il Gse dichiara decaduta la remunerazione. Se poi lo stesso impianto sarà successivamente riammesso al meccanismo, subirà comunque una riduzione del 20% della tariffa di riferimento.

Quanto a quest'ultimo aspetto, gli incentivi saranno erogati, come detto, secondo un doppio binario: per gli impianti di potenza sotto i 300 kilowatt il Gse provvederà direttamente al ritiro e alla vendita dell'energia elettrica erogando la tariffa omnicomprensiva. Per gli impianti sopra quella soglia, invece, scatterà il meccanismo a due vie: l'energia elettrica prodotta resta nella disponibilità del produttore che provvede alla sua valorizzazione sul mercato e il Gse calcola la differenza tra la tariffa spettante e il prezzo di mercato di riferimento. Se la differenza è positiva, eroga gli incentivi applicando una tariffa premio pari a questa differenza. Se, invece, il risultato è negativo, andrà a conguaglio o provvederà a richiederà all'operatore gli importi corrispondenti.

Per poter accedere concretamente agli incentivi, sarà però necessario un ulteriore step: entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto Fer 2, il Mase, su proposta del Gse, dovrà definire con un provvedimento ad hoc le regole operative. Che serviranno, tra l'altro, a disciplinare il calendario delle aste e i contratti tipo da sottoscrivere con gli operatori.

cos

 

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April 06, 2023 04:13 ET (08:13 GMT)

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