Intel: 4,5 mld nel limbo (MF)
December 30 2022 - 2:19AM
MF Dow Jones (Italian)
Il governo conta di riuscire quanto prima a confrontarsi con
Intel per discutere dell'annunciato maxi investimento da 4,5
miliardi di euro programmato dal gruppo statunitense in Italia. Di
fatto, il passaggio dal governo Draghi all'esecutivo presieduto da
Giorgia Meloni ha lasciato l'operazione nel limbo.
Nei mesi scorsi indiscrezioni di stampa parlavano di Vigasio,
nel veronese, come sito prescelto dal produttore di chip per
impiantare il proprio hub italiano per l'imballaggio e
l'assemblaggio di semiconduttori. Qualora vedesse effettivamente la
luce, la nuova fabbrica potrebbe creare 5.000 nuovi posti di
lavoro, 1.500 attraverso assunzioni dirette e i restanti 3.500
nell'indotto.
Nelle intenzioni, scrive MF-Milano Finanza, l'impianto dovrebbe
entrare in attività fra 2025 e 2027 e potrà montare semiconduttori
su schede madri anche per conto terzi. Il Veneto non è l'unico
candidato in lizza. A lungo si è parlato della Puglia e della
Sicilia, ipotesi poi sfumate. L'alternativa più accredita alla
candidatura di Vigasio è invece quella di Chivaso, in Piemonte.
L'investimento rientra in un più ampio programma della
multinazionale per rafforzare la capacità produttiva in Europa. Lo
scorso marzo, contestualmente all'investimento italiano, Intel
aveva annunciato l'apertura di una mega-fabbrica di semiconduttori
in Germania con un investimento da 17 miliardi di euro a
Magdeburgo. A questo si accompagnava il potenziamento del centro di
ricerca e sviluppo in Francia e un'ulteriore spesa di 13 miliardi
per ampliare le strutture in Irlanda.
Nel corso della conferenza stampa di fine anno, la premier ha
ammesso che il dossier, definito strategico per il Paese e
l'Europa, è uno di quelli che si deve ancora "concretizzare".
La volontà è ora di calendarizzare un incontro con i
rappresentati dell'azienda già nei prossimi giorni "per cercare di
capire cosa possiamo fare per facilitare l'investimento". In base
alle interlocuzioni avute con il passaggio governo l'investimento
prevederebbe anche un contributo dello Stato, che secondo alcune
indiscrezioni dovrebbe concretizzare con un finanziamento pari al
40%.
A complicare il quadro, nelle ultime settimane la stampa locale
tedesca riferiva di possibili ritardi nell'avvio dei programmi in
Germania, per via dei rincari e della ridefinizione degli aiuti
concessi dallo Stato. Notizie smentite dal sindaco di
Magdeburgo.
L'investimento di Intel è in linea con il piano dell'Unione
europea per diversificare le fonti di approvvigionamento dei chip,
oggi concentrare in Asia. La crisi pandemica ha infatti dimostrato
la debolezza di questa catena di fornitura: il blocco delle
fabbriche delle principali aziende di semiconduttori ha causato a
cascata il fermo produttivo di molte aziende europee.
Diversificazione che per il governo è la parola chiava anche in
tema energetico. "Abbiamo appena sbloccato un finanziamento da 350
milioni di euro per collegare l'Italia alla Tunisia, in
collaborazione con Terna; il Sud Italia ha un potenziale enorme
sulle rinnovabili; e i paesi africani sono tutti interessati a
investire in alta tecnologia sul tema dell'approvvigionamento
energetico", ha ricordato, spiegando che ora si lavora sulle
strettoie dei gasdotti nel Centro Italia.
red
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3008:03 dic 2022
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