Facendo seguito alle conclusioni del Consiglio europeo dell'11 dicembre, la Commissione Ue ha adottato una proposta di raccomandazione del Consiglio su un quadro comune per l'uso e il riconoscimento reciproco dei test antigenici rapidi. Dallo scoppio della pandemia di Covid-19, i test diagnostici si sono evoluti rapidamente, dimostrando il loro ruolo centrale nel controllo dell'epidemia.

La Commissione, si legge in una nota, ha inoltre firmato un contratto quadro con Abbott e Roche che consente l'acquisto di oltre 20 milioni di test antigenici rapidi per un massimo di 100 milioni di euro, finanziati dallo strumento di sostegno alle emergenze (Esi). Dall'inizio del 2021, questi test saranno messi a disposizione degli Stati membri, come parte della strategia dell'Ue sui test per il Covid-19.

Il commissario europeo per la Salute e la Sicurezza Alimentare, Stella Kyriakides, ha dichiarato che "i test rapidi ci offrono velocità, affidabilità e risposte rapide per isolare i casi di Covid. Questo è fondamentale per rallentare la diffusione della pandemia. I test rimarranno fondamentali nei prossimi mesi, anche se miriamo a iniziare a lanciare i nostri vaccini nell'Ue dal 27 dicembre. Dobbiamo aumentare la capacità di test in parallelo per tenere il virus sotto controllo. Per sostenere questi sforzi abbiamo firmato oggi un contratto per sostenere gli Stati membri con oltre 20 milioni di test rapidi".

Attualmente, la metodologia più affidabile circa i test per il Covid-19 è il test RT-PCR. Tuttavia, a causa del loro maggiore utilizzo, e conseguente carenza, del loro costo relativamente elevato e del lungo tempo necessario per avere il risultato del test, è sempre più consigliabile l'uso complementare di test antigenici rapidi in contesti specifici.

Per quanto riguarda l'uso dei test rapidi si raccomanda agli Stati membri di: utilizzarli per rafforzare ulteriormente la capacità di test globale dei Paesi, in particolare poiché i test rimangono un pilastro chiave nel controllo e nella mitigazione della pandemia di Covid-19 in corso; assicurarsi che il test rapido sia condotto da personale sanitario qualificato o altri operatori formati ove appropriato, in linea con le specifiche nazionali e in stretta conformità con le istruzioni del produttore e soggetti a controllo di qualità. Viene raccomandato inoltre di investire nella formazione e, se del caso, nella certificazione del personale sanitario e di altri operatori per effettuare campionamenti e analisi, assicurando così capacità adeguate e salvaguardando la raccolta di campioni di buona qualità e utilizzare test rapidi per lo screening a livello di popolazione in situazioni epidemiologiche o aree in cui la percentuale di positività del test è alta o molto alta.

Infine la Commissione raccomanda di assicurarsi che siano messe in atto strategie che chiariscano quando è richiesto il test di conferma mediante RT-PCR o un secondo test rapido e continuare a monitorare e valutare le esigenze di test in linea con gli sviluppi epidemiologici, spiega la nota.

Per quanto riguarda la convalida e il riconoscimento reciproco dei test rapidi, si raccomanda agli Stati membri di: concordare, mantenere e condividere con la Commissione un elenco comune di test rapidi che siano in linea con le strategie di test dei Paesi e appropriati per le situazioni sopra descritte, che portino il marchio CE, soddisfino i requisiti minimi di sensibilità e specificità definiti dalla Commissione e dall'Ecdc e che siano stati convalidati da almeno uno Stato membri.

cos

 

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December 18, 2020 08:46 ET (13:46 GMT)

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