Borsa: Europa parte in cauto rialzo nel giorno dell'inflazione Usa, Milano +0,3%
November 14 2023 - 3:34AM
MF Dow Jones (Italian)
Brillano ancora le banche. Spread in calo a 182 punti base
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 14 nov - L'attesa per
il dato sull'inflazione americana, importante per cercare di
prevedere le prossime mosse della Federal Reserve, segna la rotta
per le Borse europee, che iniziano la seduta in modesto rialzo.
Cautela resta comunque la parola d'ordine: Milano +0,3%, Parigi
+0,13%, Francoforte +0,06%, Madrid +0,3% e Amsterdam +0,07%. Più
indietro Londra (-0,06%). Anche in Europa i dati macro in arrivo
durante la seduta forniranno indicazioni utili a Christine Lagarde
per definire la politica monetaria della Bce (oltre all'indice Zew
tedesco sulla fiducia sull'economia tedesca, nell'Eurozona sono
attese indicazioni su Pil e occupazione). Questo mentre resta alta
la tensione in Medio Oriente, ma sembrano esserci spiragli per un
accordo tra Israele e Hamas per il rilascio di 70 ostaggi.
Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari non si registrano
movimenti particolarmente rilevanti. In coda debole Erg (-1%) dopo
i conti dei nove mesi, che hanno evidenziato un rialzo dell'utile e
un calo dei ricavi. Ancora in luce le banche (Bper +1,45%, Banco
Bpm +1,17%, Unicredit +1%), che alla vigilia hanno messo a segno
rialzi significativi spinti dalla conferma del rating italiano da
parte di Fitch. Ferrari (+0,06%) non reagisce all'annuncio di 250
nuove assunzioni nella prima metà del 2024, di un piano di
azionariato diffuso e dell'accordo sul premio di competitività per
il quadriennio 2024-2027.
Fuori dal listino principale scattano Centrale del Latte
d'Italia (+6,85%) e Newlat Food (+4%) dopo le rispettive
trimestrali, che hanno messo in luce utili e ricavi in rialzo per
entrambe le società. Sbe-Varvit (+5%) balza all'esordio sul listino
milanese. Il petrolio è in leggero rialzo, dopo che l'Opec ha
segnalato che i fondamentali del mercato petrolifero rimangono
forti e il sentimento negativo sulla domanda è esagerato: i future
del Wti dicembre salgono dello 0,15% a 78,38 dollari al barile,
quelli del Brent gennaio dello 0,15% a 82,63 dollari. I contratti
del gas scambiati ad Amsterdam, dopo avere segnato una prima
posizione a 47,1 euro al megawattora e avere registrato qualche
rialzo nelle prime battute, cedono lo 0,98%% a 47,4 euro. L'euro si
rafforza leggermente e torna sopra 1,07 dollari, passando di mano a
1,0706 (da 1,0673 alla chiusura precedente). La moneta unica vale
anche 162,35 yen (da 161,77), mentre il cambio dollaro/yen è a
151,64. Infine lo spread apre in calo a 182 punti, dai 184 della
vigilia, con il rendimento decennale in discesa al 4,53% dal 4,56%
del riferimento precedente.
Ars
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