Il Ftse Mib chiude la seduta con un rialzo dell'1,12% a 24.335 punti, beneficiando del buon andamento delle Borse americane e del deprezzamento del cambio euro/dollaro.

I dati macroeconomici Usa pubblicati nel pomeriggio complessivamente deboli hanno fatto indebolire il dollaro e di conseguenza il cambio euro/usd e hanno portato gli investitori a pensare che la Federal Reserve potrebbe essere meno aggressiva.

L'economia degli Stati Uniti ha creato 164.000 posti di lavoro nei settori non agricoli ad aprile, un dato inferiore al consenso fissato a +198.000. I nuovi posti di lavoro creati dal settore privato sono invece risultati pari a 168.000 unitá. Sempre ad aprile, il tasso di disoccupazione è sceso al 3,9%, meglio delle attese degli economisti che lo aspettavano al 4%.

Il dato sui nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli di febbraio

è stato poi rivisto leggermente al ribasso da +326.000 a +324.000 unitá,

mentre quello di marzo è stato corretto al rialzo da +103.000 a +135.000.

Infine, la retribuzione media oraria, attentamente monitorata dalla Fed

in ottica inflazione, è salita dello 0,15% m/m a 26,84 dollari, appena al

di sotto delle previsioni degli economisti (+0,2% m/m).

A piazza Affari in luce Ferrari (+7,71% a 113,8 euro) che è stata comprata grazie ai giudizi positivi degli analisti che sono arrivati dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2018.

Fca (+3,24% a 19,19 euro) è salita dopo che Goldman Sachs ha alzato

il prezzo obiettivo del titolo da 31,3 a 32 euro, confermando il titolo

nella Conviction List Buy. GS vede un significativo valore per gli

azionisti in Fca e si aspetta che il gruppo generi una redditivitá e un

free cash flow sopra il consenso, chiudendo il 2018 con una cassa netta di 4,8 mld euro. Molto bene anche Exor (+3,15%).

Telecom I. (+2,15% a 0,855 euro) e Telecom I. Risp. (+2,84% a 0,745

euro) hanno accelerato al rialzo dopo la notizia che il fondo Elliott ha

preso il controllo nel Cda del gruppo, dove esprimerá dieci consiglieri

sui quindici totali. La notizia ha acceso la speculazione anche su

Mediaset (+2,8%).

Tra i bancari Mediobanca +2,1%, Bper +0,92%, Banco Bpm +0,64%, Unicredit +0,57%, Ubi B. +0,31% e Intesa Sanpaolo -0,08%.

Moncler (-2,27% a 35,67 euro) ha invece pagato delle prese di profitto dopo i ricavi del primo trimestre che si sono attestati a 332 mln euro, in crescita rispetto ai 276,2 mln dello stesso periodo del 2017

(+20% a/a).

Anche Generali Ass. (-0,24% a 16,78 euro) ha visto delle lievi prese di beneficio dopo i risultati del primo trimestre 2018 che sono stati apprezzati da tutti gli analisti.

Sul resto del listino si segnala Maire T. (+9,53%) grazie ai conti del

primo trimestre e Ovs (+2,93% a 3,796 euro) che ha proseguito il movimento di recupero mettendo nel mirino quota 4 euro. Sull'Aim Italia si segnalano i rialzi di Assiteca (+4,6%).

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

May 04, 2018 11:56 ET (15:56 GMT)

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