Borsa: Europa fiacca a meta' seduta, da Madrid un salvagente a Tim (+6%)
December 20 2023 - 7:24AM
MF Dow Jones (Italian)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 20 dic - Abbandonano lo
slancio dell'avvio le Borse europee che a metà seduta oscillano
sotto la parità: il Ftse Mib di Milano, il peggiore, accusa una
flessione dello 0,36%. In rosso anche l'Ibex di Madrid (-0,32%).
Sul filo della parità si muovono Parigi (+0,07), Francoforte
(-0,06%), e Amsterdam (-0,1%). Londra difende i guadagni (+0,58%)
grazie al dato sull'inflazione del Regno Unito, diffuso questa
mattina, che ha visto un calo dello 0,2% a novembre, superiore alle
previsioni degli analisti che si aspettavano un +0,1% su base
mensile.
Tra i titoli a Piazza Affari, prosegue la corsa di Tim che si
assesta in vetta al listino con un progresso del 5,89%, spinta dal
fermento delle tlc in Europa (+1,1% lo Stoxx 600 di settore, il
migliore del Vecchio Continente) dopo che in Spagna lo Stato è
tornato azionista, dopo 26 anni, del principale operatore
Telefónica, con il Governo spagnolo che ha ordinato martedì al
fondo statale SEPI di acquisirne una partecipazione fino al 10%. Ma
sono sotto i riflettori anche le mosse di F2i nella cordata che
comprerà la rete dell'operatore telefonico. In scia al rally del
greggio, sono in rialzo i titoli petroliferi (Eni +0,8%, Saipem
+0,5%, e più indietro Tenaris invariata). Buono slancio anche per
Inwit, in progresso dell'1,5%. In coda le banche, in particolare
quelle interessate da speculazioni sul risiko, Banco bpm (-1,8%),
Bper (-1,6%) e Mps (-1,6%). Fuori dal listino principale, avanza a
passo spedito Fila (+1,5%) dopo il debutto stellare della
controllata indiana Doms alla Borsa di Bombay, dove il titolo è
balzato di oltre il 70%.
Sul valutario, l'euro guarda ancora a quota 1,1 dollari, e
scambia con il biglietto verde a 1,094 (da 1,097 al closing
precedente). La divisa nipponica prosegue debole dopo le decisioni
della Boj con il cambio euro/yen che vale 156,85 (da 157,52) e
quello tra dollaro e yen a 143,37 (da 143,7).
Sale ancora il prezzo del gas naturale, anche se meno
dell'avvio, a 33,375 euro al megawattora (+2,4%) mentre le tensioni
nel Mar Rosso continuano a spingere i prezzi del petrolio, con il
Brent febbraio in rialzo a 80,09 dollari al barile (+1,09%) e il
Wti di pari scadenza a 74,89 dollari (+1,28%).
Bla-
(RADIOCOR) 20-12-23 13:08:54 (0359)NEWS 3 NNNN
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