Finanza: Paperoni da Dolce Vita (Mi.Fi.)
August 16 2021 - 2:33AM
MF Dow Jones (Italian)
La ricchezza dei Paperoni di borsa viaggia sul treno della dolce
vita. Il boom nei listini dei titoli della moda, del lusso e, più
in generale, dello stile di vita italiano nel mondo ha fatto
lievitare le consistenze azionarie dei grandi imprenditori del made
in Italy, in patria come all'estero. La tradizionale classifica
ferragostana di MF-Milano Finanza che racchiude oltre 560 tra gli
uomini e le donne più ricchi di Piazza Affari (più gli italiani con
partecipazioni rilevanti all'estero), e che per esigenze di spazio
si limita in queste pagine a riportare le prime 300 posizioni,
mostra alla chiusura dei listini del 3 agosto 2021 un valore totale
delle quote superiore a 181 miliardi, con un incremento del 52,6%
rispetto al purgatorio del 2020 pandemico, quando i miliardi furono
circa 119. Depurando il dato dai nuovi ingressi in graduatoria per
uniformare il confronto con lo scorso anno, la crescita è stata del
39,6%, maggiore dello sprint del 32,8% messo a segno dal Ftse Mib e
del 33,5% del Ftse Italia All Share. Sul totale del patrimonio,
94,4 miliardi sono attribuibili ai primi 10 Paperoni in
classifica.
Sui tre gradini del podio, non a caso, compaiono tre giganti
internazionali dell'Italian lifestyle. La medaglia d'oro, per il
nono anno consecutivo, va a Leonardo Del Vecchio: socio di
riferimento di EssilorLuxottica, di cui detiene una quota del
32,7%, dopo un 2020 in sordina sotto quota 20 miliardi quest'anno
sfiora i 29, mettendo a segno un incremento annuo del 58%. Merito
dell'andamento a doppia cifra di tutte le controllate, con Essilux
che ha sprintato di oltre il 37%, e anche dell'incremento di alcune
quote rilevanti: su tutte, rispetto allo scorso anno, la crescita
al 2% di Unicredit e al 18,9% (con l'ok dalla Bce già intascato per
portarsi a ridosso del 20%) di Mediobanca. Nel complesso, il re dei
Paperoni nazionali vale l'1,7% del pil italiano del 2020 e il 38%
del valore di tutta la Borsa italiana, anche se la sua prima
controllata, Essilux, svolge le sue contrattazioni nel mercato di
Parigi. L'impero borsistico dell'ex Martinitt è anche superiore
all'intera quota detenuta da Cassa Depositi e Prestiti nelle
società del listino milanese, pari a 28,4 miliardi.
Dopo il bronzo dello scorso anno sale sul secondo gradino del
podio il duo Miuccia Prada-Patrizio Bertelli, che in 365 giorni ha
quasi raddoppiato il valore della sua quota in Prada, passando da
6,7 a 13 miliardi. Forte della ripresa dei consumi post-pandemici e
dell'appeal del lusso italiano in Asia, il titolo del colosso del
fashion quotato alla borsa di Hong Kong è aumentato in un anno di
oltre il 100%, facendo la fortuna dei suoi principali azionisti,
che ne detengono circa l'80%. In terza piazza, anche in questo caso
in aumento di una posizione rispetto al ranking dello scorso anno,
si colloca la famiglia Garavoglia, rappresentata da Luca,
presidente del gruppo Campari. La quota del 66,7% nel gigante degli
spirits vale circa 9,2 miliardi, grazie anche all'andamento del
titolo, in rally in un anno del 40%. In settimana le azioni della
società hanno toccato anche il loro massimo storico a 12,1 euro.
Fuori dal podio la medaglia di legno va alla prima grande dinastia
di Piazza Affari, gli Agnelli-Nasi-Elkann. Nonostante l'aumento del
loro patrimonio azionario di quasi il 32% a 9,1 miliardi, gli eredi
dell'Avvocato sono comunque scesi di due posizioni in classifica,
pagando in termini relativi l'andamento non entusiasmante di alcune
controllate di Exor: su tutte Juventus, scesa nell'ultimo anno di
quasi il 17%.
red/lab
MF-DJ NEWS
1608:18 ago 2021
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August 16, 2021 02:18 ET (06:18 GMT)
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