di Andrea Montanari (Milanofinanza.it)

Meglio un player del mercato ceco che un fiero avversario italiano. Devono aver pensato questo i vertici del gruppo francese Lagardere nel valutare l'offerta avanzata dal Czech Media Invest per alcune testate che l'azienda transalpina ha messo in vendita dopo aver deciso di riorgazzare in cinque unità distinte le attività industriali che lo scorso anno hanno garantito un giro d'affari di 7,07 miliardi (+4% rispetto al 2016), un ebit di 403 milioni (+6,7%) e un utile netto di 179 milioni a fronte di un indebitamento di 1,37 miliardi.

Così la società guidata da Arnaud Lagardere ha confermato nella giornata odierna di aver trattative in esclusiva con il principale gruppo mediatico ceco per cedere le riviste Elle (siti compresi), Tele 7 jours, Femina Version, Art & Decoration, France Dimanche, Ici Paris e Public. Un business che vale poco meno di 300 milioni di giro d'affari. Fuori dal perimetro di vendita restano le altre testate della divisione News, ovvero Paris Mathc e Le Journal du Dimanche oltre al polo radiofonico Europe1.

Come si legge in una nota del gruppo d'Oltralpe, "i proventi della dismissione di questi asset saranno destinati principalmente all'investimento e allo sviluppo di Lagardere Publishing, Lagardere Travel Retail e produzione di contenuti". Il processo arriva a 24 ore di distanza dall'accordo definito sempre con il player Czech Media Invest relativo alla cessione delle attività radiofoniche in Romania, Slovacchia, Polonia e Repubblica Ceca per un ammontare complessivo di 73 milioni.

Questa scelta sconvolge i piani di Mondadori, che da mesi aveva avviato il progetto per la creazione di un polo editoriale a tre con la stessa Lagardere e Marie Claire che avrebbe dovuto portare alla creazione di una newco nella quale le tre case editrici avrebbero conferito il loro portafoglio editoriale per dare vita a un operatore da oltre 700 milioni di ricavi, da quotare poi alla borsa di Parigi.

Saltata questa opzione il gruppo che fa riferimento alla Fininvest tornerà a valutare l'offerta del gruppo Reworld Media, che mesi fa aveva avanzato un'offerta per l'acquisto delle testate transalpine. Ma la società di Segrate non intende uscire dal business che comunque ancora oggi, nonostante la crisi del settore, registra un utile di 27 milioni e punta a una business combination con Reworld Media.

red/cce

 

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April 18, 2018 12:46 ET (16:46 GMT)

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