Lu-Ve: con lockdown, capacità produttiva tra 50%-55%
April 06 2020 - 11:38AM
MF Dow Jones (Italian)
Alla luce delle più recenti evoluzioni dell'emergenza sanitaria
legata al coronavirus, Lu-Ve ha adottato alcune misure di controllo
e prevenzione necessarie, di concerto con le autorità locali e le
rappresentanze sindacali, presso tutti le sedi del gruppo.
In particolare, si legge in una nota, per ridurre al massimo la
presenza del personale negli uffici, l'azienda ha applicato lo
smart working presso tutte le sedi.
La produzione è stata fermata fino al 13 aprile in India e in
Italia (ad esclusione di una linea di produzione dedicata alle
macchine per il settore ospedaliero ed alle spedizioni di prodotti
già pronti a magazzino e dei ricambi). Al momento non si può
escludere che tali misure vengano ulteriormente prolungate.
In Italia, sulla base delle richieste di alcuni clienti attivi
in filiere considerate strategiche, il gruppo ha presentato
richiesta per la riapertura parziale di altre linee di produzione
in tutti gli stabilimenti, a partire da oggi.
In Russia, dopo sei giorni lavorativi di lockdown, la riapertura
è stata fissata al 7 aprile, a seguito dell'inserimento della
filiera della refrigerazione tra le attività strategiche, che non
possono essere fermate.
Lo stabilimento cinese di Tianmen (Hubei) sito nell'area di
principale diffusione del virus in Cina ha gradualmente riavviato
la produzione a partire dal 13 marzo, dopo un periodo di chiusura
straordinaria di oltre un mese. Il riavvio della produzione in Cina
(circa il 2% del fatturato di gruppo), rappresenta un'importante
esperienza di successo nel gestire una situazione complessa.
L'acquisizione degli ordini, appena dopo la riapertura, è stata
sostenuta.
Gli altri stabilimenti esteri del Gruppo, in Finlandia, Polonia,
Rep.Ceca, Svezia e Usa, sono operativi. Tuttavia, non si può
escludere che le varie autorità locali possano adottare misure
restrittive, via via più stringenti per contrastare l'espansione
dell'epidemia.
Complessivamente, la capacità produttiva del Gruppo ad oggi in
lockdown è stimabile tra il 50 ed il 55%. Tale situazione è
mitigata dal fatto che anche alcuni importanti clienti hanno
interrotto la produzione permettendo di ritardare la consegna degli
ordini a portafoglio (a oggi il gruppo non ha quasi subito
cancellazioni di ordini).
A copertura del rischio di liquidità, l'azienda dispone di 122
milioni di euro di saldi attivi di conto corrente e liquidità
investita, 22,5 milioni di linee di credito a breve termine non
utilizzate, 25 milioni di un contratto di finanziamento
chirografario con Intesa Sanpaolo della durata di 66 mesi (di cui
12 di preammortamento), rimborsabile a rate trimestrali a capitale
costante (durata media 3,1 anni) e 30 milioni legati a un contratto
finanziamento chirografario con Ubi B., della durata di 36 mesi (di
cui 12 di preammortamento), rimborsabile in rate trimestrali a
capitale costante (durata media 1,9 anni). Ci sono poi 3,5 milioni
d'ampliamento in corso di linee di credito a breve termine e fino a
70 milioni di nuove operazioni di finanziamento chirografario in
fase di perfezionamento. Infine, un istituto di credito ha proposto
all'azienda una moratoria volontaria che ha ridotto i rimborsi in
linea capitale per il 2020 di circa 2,6 milioni.
com/ofb
MF-DJ NEWS
0617:21 apr 2020
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April 06, 2020 11:23 ET (15:23 GMT)
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